venerdì 30 dicembre 2011

La panchina- (questa volta le mutande le ho)

Nella fretta, il piede leggermente si gira e s'indolentisce,
mi siedo sulla prima panchina a disposizione.
L'aria frizzante autunnale trascina i bacelli degli alberi di Jacaranda, alcuni bimbi giocano nella piazza, mentre le mamme li osservano con un sorriso.
Mi stringo l'impermeabile mentre un brivido, quasi un malore, mi assale.
Vorrei cambiare, vorrei scrollarmi di dosso questa sorta d'infelicità esistenziale che mi attenaglia da quando ho preso coscienza di me stessa.
Sembra una sorta di tagliola che affonda i suoi denti ferrati sempre più a fondo nella carne, lacerandola.
Impercettibilmente, l'aria intorno a me cambia, un profumo dal passato: ma è impossibile!
Qualcuno si è seduto accanto, nella stessa panchina in cui sono seduta io, qualcuno il cui  profumo scatena in me una marea di sensazioni, lo stato di malessere aumenta, sento le lebbra seccarsi, quasi mi manca il respiro.
Sento la testa che gira, gli occhi che paiono andare all'indietro, la testa pesante che cade...cade...
Perdo conoscenza.
"Sara, sara......"
Il mio nome da lontano......
piccoli schiaffetti sulla guancia....
Una voce, la sua voce.....
Impossibile, non voglio aprire gli occhi, ho paura che la voce sparica...
I toni bassi e forti della sua voce che ripete il mio nome.
Ma cosa fa? mi picchia? E' disperato?
Apro gli occhi, e Lui è li!
Sono allungata sulla panchina, qualcuno mi tiene le gambe in alto, qualcun'altro mi guarda preocupato, qualcuno vorrebbe chiamare un ambulanza...
Ma lui, con sicurezza, dice che è tutto a posto, mi fa sedere, mi offre una piccola fiaschetta e mi ci fa bere un sorso: un pugno allo stomaco! Che sapore orrendo!
Il sangue torna a colorire le mie guance e lo guardo......
Gli altri, magicamente spariscono.....
Lui mi guarda, mi riperdo nei suoi occhi come qualche anno fa, il cuore impazzisce e la gola si chiude, una piccola contrazione al basso ventre, sento imporporarmi le guance:
"Antonio.....?!" non so se è una domanda o una constatazione.
Lui:" si, sono io... ti senti meglio?, ti è capitato altre volte?"
" si, sto meglio, mi è capitato da ragazzina"
Dirglielo o non dirglielo, che mi capitava per colpa di emozioni troppo forti?
Si siede accanto a me e mi prende la mano, rivedo il suo polso, forte e snello, fra la folta peluria nera, inizia ad intravedersi qualche filino bianco.
Il tocco della     sua mano, mi da una scossa e...... nella mente ricordi ancestrali tornano a galla: i suoi occhi addolorati mentre mentre....mentre....non voglio ricordare!
"perchè non avevi accettato?" mi chiede
" Ero irritata, come potevo lavorare con una persona che inizia con il dirmi :tu non sai...?" anche se non riguardava il lavoro, tu non mi conoscevi, a volte non basta una vita per sapere cosa una persona sa e cosa non sa, figuriamoci cosa ne può sapere chi mi ha visto per caso....."
Mi guarda con sguardo interrogativo....
"Il pregiudizio può rovinare qualsiasi rapporto..... e io volevo avere la tua fiducia"
Restiamo in silenzio, uno accanto all'altro, senza parlare con il cuore in tumulto.
Ci alziamo, la mia mano è ancora nella sua, non vuole lasciarla......
" Ho comprato casa in zona- mi dice- sto spostando i miei interessi qui, questa terra antica, le sue vibrazioni, la sua storia ancora sconosciuta, le sue radici ancora collegate saldamente alla Grande Madre, me la fanno sentire "casa""
Rimette dietro il mio orecchio, una ciocca di capelli che il vento scompiglia, lo sguardo si fa carezzevole
"sono sicuro che ci rivedremo"
Mi bacia delicatamente la guancia
si gira e va via.

giovedì 29 dicembre 2011

Curandero

Ho appena terminato di leggere "La Profezia della Curandera - Hernàn Huarache Mamani e questo ha scattenato una serie di ricordi e fantasia e anche..... voglia di mangiarmi le mani.
Il periodo penso fosse tra il 2001 e il 2002, perchè nel 2001 iniziai ad interessarmi di esoterismo e il 2003 ero al secondo anno di pratica di kundalini yoga.
Era un momento della mia vita di "ricerca" dove qualsiasi cosa attirava la mia curiosità veniva seguita;
 in città non avevo ancora ben capito se c'erano gruppi o no... totalmente inesperta.
Fui  stata fortunata all'inizio perchè conobbi  un vero "maestro" che malgrado la distanza riuscì a seguirmi e a darmi i giusti "insegnamenti" che formarono  lo scheletro della mia conoscenza  spirituale.
Ma questo insegnamento da solo non bastava, ovviamente non mi bastava, era come una droga che ormai aveva preso la mente volevo sempre di più.
Ero capitata  in una libreria dell mia città dove avevo avvertito una certa aria "particolare", e non avevo sbagliato; sono abbastanza, (eufemismo) ciarliera e fui subito invitata alla presentazione di un libro.
Qui mi mangio le mani, perchè ho come l'impressione di sapere oggi chi fosse lo shamano andino......
la verità è che andai alla presentazione, ma la mia attenzione fu attirata da qualcun altro e ho pochi ricordi di quello che disse l'autore.....
All'epoca non conoscevo nessuno del "giro" e andai da sola in un ambiente sconosciuto, la sala era piena e io mi sedetti nelle file di mezzo... quando il mio sguardo fu attratto da un ragazzo più giovane di me di almeno 5 anni alto, magro, occhi azzurri , con uno sguardo particolare: tutti lo salutavano e lui rispondeva a tutti.
Se rivado indietro con i ricordi a parte qualche parola sulla dura vita delle ande, sul mais, si era parlato di una particolare qualità di mais che aveva certe caratteristiche, questo lo ricordo perchè associo le coltivazioni di mais diverso dal nostro con quella serata, è come un flash nella mente.
Comunque quel ragazzo aveva attratto la mia attenzione, e avevo pensato che mi sarebbe piaciuto conoscerlo.
Con l'avvicinarsi dei quarant'anni avevo deciso che l'iscrizione in palestra e l'esercizio fisico, malgrado o forse proprio per avere alla spalle (nel vero senso della parola) una famiglia era assolutamente necessario per la mia salute fisica e spirituale, senza volerlo proprio nella palestra vicino a casa era stato aperto un corso di kundalini yoga, il cui nome sembrava evocare non solo quale conoscenza: mi iscrissi!
Dico qui che feci pratica per 5 anni e poi dovetti smettere per una serie di circostanze, ma è mia ferma intenzione riprendere la pratica yoga e spero che sia proprio la kundalini.
Al secondo anno di frequenza, sorpresa! Si iscrisse il famoso ragazzo della libreria.
Non ricordo l'età, non ricordo il nome, ma ricordo perfettamente lui e alcuni sogni che feci con lui e sopratutto un'esperienza particolarissima.
Oggettivamente era un bel ragazzo, lavorava part time e il resto del tempo faceva lo shamano, il maestro reiki e altro nel campo delle energie e cure alternative.
Chi mi conosce sa che un tipo del genere, come qualsiasi persone appassionata di qualcosa di alternativo, sia uomo che donna, scatena la mia curiosità ......
Io sono ed ero una donna sposata con figli,  questo limitò molto la nostra conoscenza, che altrimenti, credo sarebbe diventata biblica in breve tempo.
Quasi subito, fu evidente a tutti e due che l'energia che ci scambiavamo era intensa e questo ci portava a una serie di battibecchi e occhiate furtive a distanze a volte eccessive a volte eccessivamente minime.
Ma era divertente e vivace anche se una c'era qualcosa in lui che mi faceva irritare  di brutto: mi trattava come una "ignorante" , come se lui avesse dovuto proteggermi da tutti i brutti che giravano sel settore esoterico, che come in tutti i campi è disseminato di personaggi che più della conoscenza sono interassati al sesso e al denaro.
Era uso durante il corso fare delle serate dedicate ad eventi  come i solstizi e gli equinizi, queste serate erano dedicate ad esercizi mirati  e ai mantra. In una di queste occasioni , l'insegnante Lo aveva invitato ad usare  uno strumento shamanico (credo) particolare, una specie di corno lunghissimo che avrebbe creato delle vibrazioni le quali   avrebbero mosso certe energie.... ovviamente poi si mangiava e ognuno di noi portava qualcosa: mi ricordo che la sera, sapendo che lui era vegan, gli  avevo preparato una crostata interamente vegetale.
Quella sera sapevamo che avremmo lavorato per coppie, e io speravo di lavorare o con un'amica del corso o con l'insegnante, arrivai che  la meditazione era già iniziata ,  la mia amica non c'era e il numero dei presenti era dispari, quindi avrei potuto lavorare con l'insegnante.
Mi tolsi le scarpe, stesi il mio tappettino e mi distesi..... entrai nel rilassamento.... quando sentii la sua energia (avevo gli occhi chiusi) dietro di me.
Fregata!
Avrei dovuto fare gli esercizi con lui!
Con lui non volevo farli! per un sacco di buoni motivi:
Sono esercizi pesanti  di grande concentrazione da mantenere per molti minuti,  non volevo assolutamente dargli addito di cedere e non essere canzonata fino  la fine dell'anno!
Se uno di noi due avesse ceduto avrebbe compromesso l'esito dell'altro, ora se fossi stata con la mia amica o con la mia insegnante, avrebbero capito i miei cedimenti e io avrei capito quelli della mia compagna, ma con lui non potevo permettermelo!
Che palle!
Fu un'esperienza che non dimenticherò mai. Come toccarsi senza toccarsi, come sentire l'energia fisica dell'altro, come vedere le mille vite passate, entrare completamente nell'altro scoprendone ogni anfrato, solo con la mente, cercando di mantenere posizione e sguardo al limite delle forze.
la mia amica entrando in seguito  al buio della sala , mi disse che di aver avuto l'impressione che   nella stanza esistessimo solo io e il mio compagno e  che attorno a noi  c'era una sorta di luminosità diffusa , sembravamo una persona sola!
Finiti gli esercizi di coppia, tutti seduti in circolo nella nostra posizione yoga, una bella oretta di mantra
(mamma mia quanto mi mancano i mantra!).
Finiti i mantra e mentre venivano cambiate le essenze dell'incenso, Lui prese quello strano strumento, noi fummo invitate a chiudere gli occhi e lui iniziò a suonare mandando le arcane frequenze su di noi .....davanti... dietro ...intorno....
Quando arrivò dalle mie parti, ero così assorta, il mio corpo era così ricettivo che .......
sentii il suono vibrare alla base della colonna.....
e
l'energia si liberò in maniera forte alla base della colonna srotolandosi completamente sino a lambire la nuca.
L'energia della Kundalini.
Il serpente che alberga alla base della spina dorsale.
Ancora adesso non so esattamente che grado di risveglio fosse, ma fu potente..
Sono passati anni ma una vibrazione  di quel tipo, con la normale attività sessuale non mi è mai capitata..

lunedì 26 dicembre 2011

Cronache di un Natale ordinario


Ovviamente il menù delle feste è stato stravolto.
I miei sono arrivati venerdì, io che dovevo terminare ancora del lavoro in ufficio e fare ancora degli acquisti.
Mia madre che è venuta con la precisa, ma proprio precisa intenzione di prepararmi i ravioli e lasciarmene una bella scorta nel freezer, non ha mollato!
Oggi Santo Stefano, ho le mani tutte raggrinzite dalle faccende domestiche.
Pur avendo caricato la lavastoviglie a manetta, le pentole da lavare sembravano non finire mai.
Venerdì, è stata la volta delle figlie di mio marito, perché non potevano venire per Natale,
sono riuscita a fare un "succu rattau" e patate con brodo di cozze veramente delizioso!
Era da molto che ci pensavo, mi riferisco a questa combinazione.
"su succu rattau" è una minestra che viene fatta nel centro Sardegna: in Italiano viene tradotto con mezzana grattata, qui a Cagliari, viene tostata e si chiama fregola, viene servita generalmente con le arselle.
Le patate, stemperano il sale del brodo delle cozze.
Con mamma abbiamo fatto anche un fritto di polpo e mangiatutto.....
E' una prima previgilia è andata.
Dicevo che il mio menù è stato stravolto perché mia mamma, non solo si è fissata con i ravioli, ma è arrivata, con la carne di cinghiale, che abbiamo usato per il sugo, e un intero agnello, che abbiamo dovuto cucinare in tre modi diversi : arrosto con patate, in verde, con i carciofi (ne abbiamo per tutta la settimana).
Mia suocera, quando ha visto che ho apparecchiato con la sua tovaglia ricamata, i piatti del suo servizio e le posate d'argento era felice come una pasqua ( tutta la roba buona l'ha data a suo figlio e quindi a me) e ha mangiato come.... non lo dico!
I ravioli che mamma si è intestardita a fare era eccellenti.
Sono particolari, lei dice che nonna li faceva così e anche zia Michela, sorella di nonna; ma non so se siano una tradizione del mio paese o in uno dei posti in tutta Italia dove i miei nonni venivano trasferiti a causa del lavoro di mio nonno, che faceva il finanziare.
Il ripieno di ricotta viene aromatizzato con prezzemolo e scorza di limone.
Io adoro la scorza di limone, anche quando prendo il te al bar, e nessuno mi vede, con indifferenza mangio la fettina di limone intera.
La pasta del raviolino, come tradizione dell'isola viene fatta con il rimacinato (semola finissima) e al più con una o due uova in un chilo di farina, conditi poi con il sugo fatto con la carne di cinghiale, lascio immaginare la goduria, credo che li ricorderò.
Oggi siamo andati alla casa al mare, purtroppo l'allagamento d'autunno, l'ha resa molto meno fruibile, troppi danni! Però abbiamo acceso il forno a legna :-))
Troppo contenta, l'abbiamo fatto fare dopo Pasqua e mi limito da allora ogni tanto ad un piccolo fuocherello, in attesa del grande fuoco che è avvenuto oggi.
Chissà perchè accendere il fuoco e tenerlo vivo ha un fascino così grande....
Avevo portato dalla vecchia casa di mia nonna il vecchio braciere, che volevo tenere come pezzo d'arredo, ma oggi, dopo che ho visto tutta quella brace, non ho resistito: l'ho rimesso in uso... e dopo... neanche mia madre ha resistito: ci ha aggiunto del carbone e dello zucchero.
Siamo tornate indietro nel tempo a casa di nonna.
Quel profumo di zucchero bruciato, era come se mia nonna fosse con noi.
Associo mia nonna anche la prezzemolo, perché lei lo metteva dappertutto e ne aveva nelle mani l'aroma.
Quest'anno mi sono fatta due regali:
Una bellissima pubblicazione del Banco di Sardegna (grazie alla figlia di mio marito che ci lavora ) sui dolci e sui cestini in Sardegna. Sono due bei tomi, con una parte storica antropologica abbastanza ben fatta,e con delle foto che sono uno spettacolo. Ho dato una prima lettura alla parte storica, e mi rendo conto che sto diventando troppo pallosa. Non mi accontento più.
Sto pensando di riorganizzare la disposizione dei libri in casa e fare un settore solo per la Sardegna.
E poi a casa mi sono regalata LUI Arturo
Si l'ho chiamato Arturo, l'aspirapolvere che se ne va in giro da solo, lo "scappi" (espressione dialettale) e lui zzzzzzzzzzzzz e lui ti spazza la casa mentre tu fai altro.
Quest'anno devo fare i conti con me stessa, voglio chiudere bene l'anno e fare buoni propositi per l'avvenire.
Sono troppo stanca e insoddisfatta, devo scoprire come migliorarmi.

venerdì 23 dicembre 2011

VIVERE LIBERO

Vivere libero, non è vivere senza vincoli.
Vivere liberi è ritrovare la possibilità di
tendere la mano senza sforzo all'avversario,
che crediamo ci sbarri il cammino.
La libertà..... è lo spazio infinito
nella nostra coscienza.
la verità allora nen è più "la tua verità",
i tuoi legami finalmente si spezzano.
Allora puoi non più agire, ma essere l'azione,
essere contemporaneamente il tuono
e la pace che le parole non sanno dire.
la sola cosa che vada temuta è l'indifferenza.
Attraverso di essa la vita non si esprime.
L'indifferenza è una sorta di immobilità
che fa appassire il cuore


(da " Le strade del tempo" di Anne e Daniel Merois-Givaudan- ed. AMRITA)

ps
parole che mi sono state donate e che condivido

sabato 17 dicembre 2011

Diario di Sabato precedente il Natale, appunti.

Che palle il Natale si sta avvicinando!
Voglio morireeeeee!
E anche quest'anno "dovrò" fare l'albero e il presepe, altrimenti i miei figli dicono che non è vero Natale!
Domani dovrò sottomettermi al rito dell'albero: e se a me l'albero non rappresentasse nulla? E se da un certo punto di vista non rappresentasse nulla neanche il presepio?
Come, una cattolica come me? (io sono Cattolica ma border line visto che non sono neanche sposata in chiesa perchè mio marito è divorziato: accetto le regole della chiesa che trovo giuste chiedo misericordia al Signore , accetto anche di vivere nel peccato, tanto il Signore lassù lo sa che siamo peccatori, non siamo perfetti, ma trovo giuste le ragioni della chiesa in difesa del matrimonio che deve essere "sacro"), tralasciando questo particolare tra parentesi,
 Natale per me rappresenta uno dei grandi e gloriosi misteri della mia religione: Dio incarnato in questa dimensione, è sceso tra noi, si è abbassato al nostro livello, uguale a noi. E' questo per me il significato del Natale, tutto il resto mi infastidisce a parte ovviamente il solstizio d'inverno che "paganamente" festeggerò con il gruppo di autoconsapevolezza, ma so che sto festeggiando il solstizio e non altro: ecco l'albero di Natale è il solstizio, lo festeggio quindi lo posso anche fare, mettiamola così.
La festa pagana, ma pagana pagana innegiante il Dio denaro,
significa  regali di Natale
e pranzo di Natale (ufffffi uffffffi ufffffiii )
Con mia sorella ci siamo messe d'accordo, ai miei genitori l'ho già preso, il regalo intendo, volevo prendere una cosina alle amiche: una minigrattuggia per formaggio, anche per aglio e mandorle carinissima! ma devo prendere la macchina domani assolutamente!
Mi sa che nello stesso posto prenderò un pensierino ino ino per M. una delle figlie di mio marito a cui, tra l'altro tengo la contabilità a gratis e mi sembra già un regalo grande grande!I miei figli : uno è sistemato e stendiamo un velo pietoso sulla cinta di vattelapescacostounsaccodisoldi, l'altra a cui  menomale la lacerazione della cornea si è rimarginata, grazie al rapido intervento dell'occulista, vuole le scarpe  shokoche cavolo , e anche lì un velo pietoso.
Io e mio marito ci regaliamo il televisore nuovo, che tanto lo dovevamo comprare lo stesso!
Da anni, tanti che ormai ho perso il conto, il Pranzo e la cena di Natale li faccio io, ospito un paio di giorni i miei genitori e mia suocera, quest'ultima quest'anno solo il giorno della festività.
Mancano all'appello le figlie di mio marito, e, che ci siano o che non ci siano la cosa metterà tristezza: se ci sono ce l'hanno quasi a morte con la nonna e quindi si sente lo stress, se non ci sono mio marito e i miei figli ne soffriranno e quindi va sempre male! Mancherà, quest'anno anche mia cognata che è malata di mente, anche qui come sopra.
Oggi tra una lavatrice, la pizza a pranzo che il maschio ci tiene il Sabato visto che non vado in ufficio, e che oggi ha raggiunto l'eccellenza non so come, sono riuscita a lavare i calici e i piatti: voglio usare i servizio buono!
 Mi sa che se riesco a rinfrescare le posate d'argento ci metto anche quelle!
E anche i nuovi candelieri che ho comprato questa estate che mi avevano fatto impazzire!
Ho sostituito il tavolo che stava in  cucina che grazie a dei vasi è diventato un tavolino basso per mio figlio con  la sua scrivania, che in realtà era il tavolo di cucina di mia nonna, l'ho messo in cucina perche è più lungo e andrà meglio per il Pranzo.
Mia mamma vorrebbe preparare i ravioli per il giorno, ma sto pensando, che li faremo il giorno dopo.
la mia idea sarebbe questa:

Antipasto:

polpo in insalata
tortino di spinaci e pasta
frittata di piselli
frittata di asparagi
() se mio marito riesce a trovare cozze e arselle al mercato una bella zuppetta di cozze e arselle non ce la toglie nessuno
PIZZA

Primo
nulla

Secondo
Arrosto di maialetto e agnello (pochissimo agnello)
agnello in umido

Contorno
carciofi cotti
cruditè di insalata belga ravanelli pomodorini e finocchi

frutta di stagione

Dolce
la timballa (la faccio troppo)
panettone artigianale (lo fa mio frattello troppo buono!)

Certo che la pizza nel pranzo di Natale ci sta come i cavoli a merenda ma:
so che a mia suocera piace e mangia solo di quelle surgelate perchè nella sua condizione non può fare altrimenti, quindi sperando che mi venga decente le farò sicuramente una sorpresa gradita... I miei figli basta che sia pizza..... i miei quella che feci l'anno scorso una sera mio padre ancora se la ricorda quindi.... c'è anche altro!
Il  polpo, agnello in umido, verdure, le cuciniamo, con mia madre la vigilia e se ne rimane va bene anche i giorni a venire, così posso andare sia a messa di Mezzanotte che l'indomani mattina (forse).
La pizza, se uso la manitoba, faccio l'impasto la vigilia e la faccio maturare in frigo, e, faccio riscaldare la pietra reffrattaria mentre arrostisco la carne.

mercoledì 7 dicembre 2011

Diario di oggi e la rabbia

Oggi giornata di cacca, mi sento sfinita.
E dire che non era neanche iniziata malissimo, mi sono sentita abbastanza in forze per pensare di invitare degli amici a cena, cosa che non riesco a fare da una vita: ma stamattina mi sono decisa e ho preso il telefono per chiamare i soliti da cui vengo sempre invitata e mai invito per una ragione o per l'altra....
Vediamo: al lavoro solite cose, lo stres maggiore l'ho passato ieri, devo solo comprarmi il pc nuovo e togliere Norton, lo stramaledetto che mi blocca il programma di contabilità;
verso fine mattinata  volevo andare al mercato con mio marito, ma lui si è dimenticato che a quell'ora doveva fare qualcosaltro e quindi sono andata da sola.
Gli eventi hanno preso una brutta piega quando mia figlia  è tornata irritatissima da scuola e non ha neanche mangiato, borbottando qualcosa sul fatto che un compagno gli avesse lanciato una penna nell'occhio e che le dava fastidio, ma.. dal di fuori non sembrava  ci fosse nulla di strano.
Alle 15 dovevamo essere al centro, dove viene seguita per la riabilitazione, in seguito ad una diagnosi di  discalculia e per la gestione della rabbia.
Mia figlia è nata che urlava, urlava urlava urlava giorno e notte......
a 5 anni diagnosi di "iperatività", enuresi diurna e notturna... sono anni che giro per riabilitazioni varie.
Molto ho risolto, grazie all'aiuto di personale qualificato quali neuropsichiatri, specialisti vari e un grazie particolare alle psicologhe.
Questa cosa la voglio scrivere perchè mi sono accorta della diffidenza che esiste nella maggior parte della popolazione nei confronti di questi professionisti.
Non ho voglia di scrivere sui disturbi dell'apprendimento o sui deficit di attenzione perchè chi li conosce sa di cosa parlo e del dolore e ferite che lascia nei ragazzi e nelle famiglie, considerando le  possibili conseguenze dovute alla mancanza di  diagnosi e aiuto qualificato.
Un'insegnante mi ha riferito che cosa ne pensa in genere il corpo docenti di questi disturbi e dei professionisti che li seguono: i ragazzini sono distratti, poco seguiti  non hanno voglia di studiare, il loro disturbo è iun invenzione di psichiatri e psicologi per specularci..
Purtroppo è vero che esiste una grande ignoranza riguardo questi problemi....
Dovevamo essere alle 15 al centro, alle 14 e 30 mia figlia si lamenta dell'occhio chiedendomi di portarla dall'occulista, (oltre ai vari disturbi non potevano mancare problemi cardiaci della pelle, della vista... nell'arco della sua infanzia), chiamo la dottoressa che le fissa l'appuntamento alle 16 e 30.
Sicuramente ero stontonata abbastanza e ho fatto degli errori guidando ma...
 non dico cosa mi è capitato.....   dall'occulista salta fuori che ha una grave lesione alla cornea.
Sono distrutta!
Sono distrutta e in imbarazzo , vorrei evitare che questo episodio che è oggettivamente grave, ma che non è stato voluto dal ragazzino che le ha lanciato la penna, sia discusso a scuola.
Dall'inzio dell'anno scolastico, troppe cose stanno succedendo in quella scuola, ho come l'i mpressione che il nuovo dirigente non riesca a tenere in mano la situazione della disciplina.
Tutti gli insegnanti non fanno altro che lamentarsi con i genitori che quella classe (e una classe vale l'altra) è la peggiore dell'istituto e dell'intera loro carriera,  dando delle sanzioni disciplinari gravissime: dall'ammonizione alla sospensione senza avvisare direttamente i genitori, ne prima ne dopo..
L'anno scorso hanno bocciato dei ragazzini in seconda media senza avvisare i genitori prima dell'esposizione dei risultati.
Conosco la mamma del ragazzino, e so quello che sta passando, la stessa mia figlia, quando ha ricevuto la penna nell'occhio non si è lamentata con l'insegnante per "delicatezza" nei confronti del ragazzino, che sta passando un periodo burrascoso e si sta riprendendo adesso.....
Ma devo fare la denuncia alla scuola o no?
Ma questa lesione quanto sarà grave......
Ho la nausea
ma volevo sfogarmi
Della rabbia e della serata di ieri alla scuola scrivo un altro post
Alla fine tra me e le mie amiche la serata insieme è saltata......

domenica 4 dicembre 2011

Medianità

Alla scuola di consapevolezza una volta alla settimana si fa medianità.
Da noi la medianità viene intesa come la comunicazione con entità non terrene, sia che che abbiano abitato la terra, siano che non l'abbiano fatto.
Abbiamo letto trascrizioni di alcune conferenze tenute dal Gruppo ( qui si può trovare qualcosa http://books.google.it/books?id=-z4zyhIFLK0C&pg=PA133&lpg=PA133&dq=%22+gruppo+di+lussemburgo%22&source=bl&ots=_rxJCDv_lR&sig=foa3Bo5sOArcqCz2sQtgPzSMhCE&hl=it&ei=KrDbTo_hO8L4sgbVn5n6Cw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CCkQ6AEwAQ#v=onepage&q=%22%20gruppo%20di%20lussemburgo%22&f=false)
Che strano, nella discussione scaturita pensavo che la maggior parte di noi avesse provato la curiosità e fosse andato anche oltre la curiosità, per la comunicazione con l'Aldilà.
La coordinatrice, M. che è lei stessa medium, ci ha avvisati che la Chiesa non gradisce, anzi osteggia le comunicazione con l'Aldilà: ma questo a quanto pare è solo un mio problema! (sono la sola Cattolica convinta e praticante..... circa).
Credo che la Chiesa faccia bene a vietare certe pratiche, sopratutto perchè dall'altra parte gli "spiriti" non sono tutti "evoluti nel bene" e quindi chi ci si addentra deve essere consapevole dei pericoli.
Forse alcuni hanno tenuto riserbo... Io come al solito parto senza remore raccontando qualcosa sulle mie esperienze..... che in verità sono alquanto infantili: trattasi di qualche seduta fatta in casa con i miei fratelli e la ragazza di mio fratello già esperta, con il metodo del bicchiere.
Tale "seduta" una Domenica sera fu per noi intensa, ma anche sofferta... e in più la sera mentre mio fratello accompagnava la ragazza a casa ebbe uno strano  incidente con la macchina.
Questo ci lasciò perplessi e con una sorta di timore verso questa pratica.
Però da chiacchere con ambienti vari sapevo e so che era un tipo di "gioco" che veniva fatto spesso.
Ho detto anche di aver praticato la scrittura automatica... e anche qui.. quasi nessuno sapeva cosa fosse, oia oia !
Si lo ammetto sono curiosa che mi spacco! Potevo tralasciare una simile possibilità?
Mi ricordo che partii in quarta dopo un articolo letto e riletto su Astra, quindi carta e penna e santa pazienza.....
Ora dopo tanti scarabocchi e prove e riprove qualcosa saltò fuori, ma.... bho! Non lo so! Ero io che scrivevo, quindi se fossero veramente esseri non terreni non ne sarei così sicura......
E' anche vero che mi diedero qualche informazione che dopo risultò essere vera e io non ero in grado di saperla.. però potevo anche essermelo inventata e per conicidenza essere stato vero....
Devo avere anche pagine e pagine scritte, a volte di stupidagini ripetute più volte....
Altra esperienza è stata da me fatta con M. :lei usa il registratore.
Se tutti siamo li e conosciamo M da anni è altamente improbabile che non abbiamo parlato almeno con gli spiriti guida.
Con M. mi è capitato questo: Lei fa la visualizzazione del'aura e tramite questa visualizazzione va in una specie di stato alterato coscienza e vede e parla con i nostri spiriti guida.
Che lei sia veramente in grado di fare questo non lo so però posso dire questo mi ha descritto il mio spirito tale e quale il mio amico immaginario: Il Ram dei post precedenti, della quale lei non sapeva nulla, e poi Lui è o non è "immaginario"?
Il mio giudizio quindi resta sospeso, ed è una pratica a cui sono ricorsa in periodi di grande crisi, e, le risposte ricevute in quei frangenti mi hanno aiutata a superare le impasse che la vita mi proponeva con coraggio e determinazione.
Una fatto interessante è che durante la visualizzazione viene acceso il registratore e poi insieme lo riascoltiamo: l'ultima volta  che ho fatto la visualizzazione riascoltando il nastro che portai io "vergine" sentimmo  varie voci, come donne che discutevano su ciò che volevano dirmi ..... una che diceva una cosa e l'altra che mi diceva di non crederle... ci fu anche un gran rumore come qualcosa di molto pesante che cadeva..... (cosa che durante la visulizzazione assolutamente non ci fu).
Io e M. che ormai ci conosciamo da anni, restiamo sempre perplesse, benchè lei sia una medium e sia capacissima di farti sentire cose nel registratore che altrimenti non sentiresti mai, anche lei tiene il giudizio sospeso.
Chiudo questo post scrivendo un'esperienza particolare che mi è capitata venerdì:
Siamo andati in un paese vicino a C. perchè dovevamo acquistare delle piante da un vivaista conosciuto.
Aspettavamano in piazza e sono stata attratta da Chiesa del paese, non per questioni religiose ma perchè incuriosita dall'architettura.
Da dietro sembrava circa del XVI secolo con un campanile interessante, sono venuta a sapere che è tuttoggi il più alto della Sardegna, comunque a parte la questione architettonica che a mio parere è una commistione di stili, ho sentito il forte impulso di inginocchiarmi e dire una preghiera.
Che io, cattolica, entri in una chiesa e dica una preghiera, è un fatto scontato!
Però, che il Signore mi perdoni, prma faccio sempre un giro della chiesa osservandone le caratteristiche artistiche e architettoniche, poi vado a vedere cosa c'è scritto sulla chiesa e dopo faccio la preghiera.
La prima preghiera che faccio è il Padre Nostro, sempre... e poi L'Ave Maria....
poi se c'è il Santo chiedo qualche grazia al Santo.....
In genere procedo così...
E invece questa volta entro mi inginocchio e dico un Eterno Riposo, ho sentito il bisogno fortissimo di dire una preghiera per le anime che sentivo essere li, come se avessero veramente bisogno di una mia preghiera.
Dopo averla detta sono rimasta stupita e un pò in colpa verso il Padre, mi sono chiesta come mai l'avessi detta, come mai avessi sentito la "presenza" delle anime.
nel frattempo mio marito che al contrario, faceva un giro nella chiesa, si avvicina e mi porta dove c'è una piccola traga con le informazioni sulla Chiesa..... nelle ultime righe si legge che la Chiesa fu edificata sopra una chiesa precedente dove erano sepolte le reliquie dei Santi e che la piazza antistante è costruita su  un cimitero.
Comunque la pianta ottagonale a pensarci bene mi incuriosisce....... la prossima volta la voglio visitare meglio.... la pianta ottagonale ha sempre a che fare con l'esoterismo ... se poi prima c'era una chiesa che ospitava reliquie mi suona il campanellino templare...
E poi a pensarci bene è dedicata a San Leonardo! L'altra chiesa di San Leonardo è ricca di riferimenti templari anche se sembrerebbe un presidio degli ospedalieri e non dei templari.....

venerdì 2 dicembre 2011

Sa timballa

Sa timballa fu uno dei classici desser della mia terra e della mia infanzia, ora sostituiti da altri dolci , come per altri cibi in virtù della  globalizzazione.
Non poteva mancare nei giorni di festa, nei matrimoni o nelle feste di campagna che si susseguivano agli inizi della primavera, quando gli abitanti delll'intero paese si ritovava a mangiare nelle antiche chiesette del paese ormai scomparso.
Mi insegnò a farlo da bambina, mia madrina, abile cuoca e tata storica di una signora che in seguito divenne la moglie e poi ex moglie di uno dei più noti politici statistici e presidenti del nostro paese.
Anche io, con il tempo mi sono dimenticata.
Qualche settimana fa, leggevo qualcosa sul frosting in un noto forum di cucina, da li passai ai cupcake....
deliziosi!
Avevo comprato delle deliziose cocottine in porcellana bianca da Coin che erano in attesa di essere utilizzate...
E vai, con l'idea di non metterci più di un quarto d'ora (il mio tempo massimo a disposizione tra un impegno e l'altro) con la cottura nel micro, mi sono cimentata nella preparazione dei cupcake base alla vaniglia e limone.
Ma è stato mentre li preparavo che improvvisamente mi è venuta in mente "sa timballa"
E ho pensato..... ma sono stupida, da quando non la preparo? sono qui a sperimentare i cupcake, ( da un uovo e quattro cocottine) e non faccio più i dolci classici!
E il giorno dopo, sempre con la classica dose da un uovo risperimento "Sa timballa"
Per chi non sapesse cosa sia spiego trattasi di un flan di latte molto simile al crem caramel.
La versione del mio paese è semplicissima e un pò amarognola per la presenza del caffè, mentre in altre zone e in altre famiglie non si mette il caffè e il latte si aromatizza abbondantemente con scorze di limone.
Dopo averlo rifatto con un uovo ho deciso di rifarlo in versione classica con un litro di liquido (latte più caffè) e di proporlo ad una serata fra amici.
Attenzione occorre un recipiente adatto, prima se ne trovava uno in tutte le famiglie ora io, che ho tutti i tipi di recipienti non avevo quello giusto!
Mi sono dovuta adattare mettendo un bicchiere al centro

Il migliore a mio avviso è quello per fare il ciambellone!
Una delle caratteristiche di questo "budino" è che va cotto a bagnomaria nel forno.

Ingredienti:
8 uova ( 4 tuorli + 4 intere)
1 tazzina di caffè freddo
1 l. meno una tazzina di latte
8 cucchiai di zucchero (abbondanti o meno dipende da come si vuole dolce)
3 cucchiai di zucchero più due di acqua per il caramello
-vaniglia
-accendere il forno  a 140°
- mettere la bacca di vaniglia nel latte e riscaldarlo senza farlo bollire
mentre raffredda preparare il caramello mettendo lo zucchero e l'acqua in un pentolino e poi ovviamente a cuocere sino a che non inizia a diventare ambrato... non deve essere mescolato, sopratutto non si devono inserire posate in metallo, altrimenti cristallizza!
Mettere il caramello nel recipiente dove sa timballa dovrà cuocere e farlo aderire bene alle pareti.
Lavorare le uova con lo zucchero, io pur essendo fornita di bimby e frullatori vari preferisco sempre farlo a mano, così mi faccio i muscoli :-).
Mettere il caffè nel latte, mescolare e con un mestolo incorporare il latte nel composto di uova e zucchero, un mestolo di caffèlatte per volta.
Preparare una teglia alta dove inserire l'acqua per la cottura a bagnomaria metterci Sa timballa e metterla nel forno.
Io non ho usato il forno ma ho cotto sul gas con i coperchi magici, ma penso si possa fare con qualsias pentola che abbia un coperchio con almeno un foro per la fuoriuscita del vapore.

Ai miei figli non piace il caramello quindi ho voluto provare una versione con l'aggiunta di cacao dolce senza caramello

Ebbene qui si vedono le cocottine e il ministampo per budino (dose giusta da un uovo!)
Ho intenzione di provare la cottura nel forno a microonde sia con gli stampi in ceramica che con lo stampo in alluminio, sempre con sistema a bagnomaria per il secondo.
E questo ... a fine serata

dopo qualche minuto :-)