giovedì 26 luglio 2012

Viaggio alla ricerca del Drago



Partirò,
due famiglie partiremo.
Il viaggio è stato deciso anche in base alle disponibilità economiche e la scelta è caduta sulla Polonia, in particolare su Cracovia e Varsavia, di cui non sapevo proprio nulla.
Alla fine ho scoperto che sarà un viaggio alla ricerca delle mie origini.
Non so per quale motivo credo di avere sangue di Drago nelle vene....
e si dice che esso getti ombre sull'umanità...
ma mi sta inseguendo da troppo tempo
e so che questa volta mi troverò faccia a faccia con lui.

sabato 7 luglio 2012

Sola





Coi miei pensieri mi sento sola.
Con le mie visioni mi sento sola.
Con i miei dubbi mi sento sola.
E' ovvio che il nostro modo di vivere ci ha  portato all'attuale stato di crisi: l'aumento della popolazione  e il tipo di sfruttamento delle risorse da noi perpetrato, non è di fatto sostenibile, come non sarebbe sostenibile un accesso al nostro tenore di vita da parte delle popolazioni "povere" del pianeta.
Questa è la crisi vera del pianeta, nel momento in cui le informazioni viaggiano veloci e tutti sanno tutto di tutti, non è più possibile pensare che i poveri vogliano restare poveri, ma il tipo di "ricchezza" che noi possediamo, il tenore di vita di noi occidentali purtroppo non può essere messo a disposizione di tutti, perchè questo farebbe collassare il pianeta.
Leggo molto sui cospirazionisti , e credo che in quello che stiamo vivendo ci sia un disegno generale.
Però, non so se il disegno che si sta attuando sia bene o male.
Mi spiego: la crisi economica finanziaria, metrologica e forse anche tellurica ho come l'impressione che sia indotta artificialmente, come credo che le giovani generazioni siano in qualche modo lobotomizzate.
Di informazioni sulla crisi finanziaria, sui cambiamenti climatici artificiali e sui terremoti creati ad arte è pieno il web, come anche sulle scie chimiche che potrebbero essere responsabili sia del clima che di avvelenamenti.
Sulla "lobotomizzazione " dei giovani c'è un pò meno, ma se ci si riflette un attimo qualche dubbio viene.
Si discute, per via dei farmaci, sulla "iperattività" e/o disturbo dell'attenzione dei ragazzini, come dei disturbi dell'apprendimento, negandone l'esistenza o affermandola  a seconda della categoria e degli interessi che si vogliono tutelare, ma chi ha a che fare con i bambini e i ragazzini in genere, che qualcosa sulla loro capacità di essere attenti, e non parlo solo dei casi più gravi, esiste. Non ho una grande stima  del corpo insegnanti della scuola italiana, ma credo che la loro maggiore lamentela sulla scarsa attenzione dei ragazzi, sia qualcosa che andrebbe preso seriamente. Anche io personalmente, e molte persone con cui mi sono confidata, ho dei cali di attenzione dei gap neuronali come li chiamo che mi lasciano perplessa.
Se come penso questa "mancanza di attenzione" è generalizzata e indotta artificialmente, questo potrebbe spiegare la mancanza di reazioni logiche coordinate e sopratutto l'accettazione incondizionata a tutto ciò che ci viene propinato.
La crisi Italiana, quella Greca e anche quella Spagnola devono essere guardate in maniera diversa perchè questi sono paesi che dal punto di vista geografico occupano posizioni chiave.
Siamo semplicemente delle pedine, la crisi finanziaria per chi capisce come il denaro viene "creato" e "distribuito" è una buffala, ma sembra che le persone la capiscano di più della crisi delle risorse.
La nostra crisi politica è ridicola, mi resterà sempre il dubbio se il B  un burattino creato ad arte, sia stato consapevole o inconsapevole del ruolo svolto, quello di farci accettare a volte anche osannare  l'attuale beccamorto.
E' così evidente il suo lavoro di distruzione terminale, perchè la distruzione è iniziata con il disegno dell'Europa Unita,  il beccamorto sta distruggendo  le nostre risorse, e ricordiamoci che le risorse italiane non sono come quelle Francesi tedesche e dell'Europa del Nord essenzialmente legate al territorio, le risorse Italiche stanno negli Italiani, sono risorse essenzialmente umane.
Ogni passo, sempre più verso il baratro, noi lo vediamo, lo sentiamo, lo viviamo sulla nostra pelle eppure speriamo che non sia così, io ho smesso di sperare,a dire il vero, ho alle spalle studi e letture che la realtà me la fanno vedere chiara, ma capisco quelli che ancora sperano.
Questa è la situazione, solo che è inserita in un disegno più ampio.
In questo disegno, grazie alle guerre alla crisi agli eventi catastrofici avremo sicuramente una riduzione della popolazione, e, una popolazione forse con una minore consapevolezza dei propri diritti.
O forse il nostro sacrificio consentirà alla terra di tornare a respirare....
forse.

martedì 3 luglio 2012

Sara e Antonio, le confessioni






Il suo sguardo pare accarezzarmi il viso, poi insieme abbassiamo lo sguardo e prendiamo la tazza del te,
 ha raggiunto la  giusta temperatura, entrambi lo assaporiamo senza zucchero o altro, così puro.
Antonio poggia la sua tazza nel piattino e prende un telecomando che attiva in sordina la musica....
La musica diffonde una melodia e parole a me conosciute....
E' rilassante e piano piano mentre bevo il mio te le ripeto :"Wah Yanti Kar Yanti" ...lui alza lo sguardo, gli occhi si sono fatti ancora più scuri li fissa con intensità sui miei e continua :"Jug Dut Pati Adak It Waha " e insieme :"
Brahma Deh Trescha Guru .....". Anche il mio sguardo si fissa sui suoi occhi e l'ambiente circostante inizia a svanire dolcemente... Continuiamo a recitare il mantra insieme sulla stessa modulazione, mentro il mio sguardo resta fisso sui suoi occhi, i contorni del suo viso iniziano a modificarsi, assume diverse sembianze, di vecchi di giovane... di donna, di essere straniero in questa terra...
Poi piano piano immagini e sensazioni sempre più intense.
Sento l'umidità del luogo, la fitta vegetazione, il mio respiro che diventa ansante ... il dolore della caduta e la paura, sono sola e ho paura , mi fa male una caviglia, sono mezzo nuda sporca, qualsiasi animale potrebbe fare di me il suo pasto, c'è buio...
Sento dall'alto una voce che chiama il mio nome: " Aby... Aby... "
Lo riconosco e lui, l'altro giovane che doveva essere sacrificato con me sull'altare della lussuria del capo della nostra tribù.
Noi giovani adolescenti, allevati per il sacrificio.
 Una volta all'anno durante il solstizio d’estate, due giovani adolescenti maschio e femmina vengono dati in dono al capo villaggio che sull'altare della fertilità, sacrifica la loro verginità, potendo poi per una intero anno abusare di loro a suo piacimento.
La generosità del Capo Villaggio è tale che nessuno arriva vivo, per volontà propria o del carnefice a fine anno, e quest'anno noi siamo particolarmente fortunati, i nostri predecessori si sono tolti la vita dopo solo due mesi, e lui il mostro è particolarmente desideroso di avere altra carne da macello.
Io ho deciso di scappare, da sola perchè non possiamo comunicare con altre persone del villaggio, noi le vergini, potremmo diventare impure, per poter essere poi "insozzate" a dovere dopo....
Ho deciso di scappare perchè preferisco morire prima, non ho paura della morte, ma di essere toccata da lui si, Si ho paura di quel contatto che suppongo possa annerirmi l'anima.
Ma non devo essere la sola, ad aver pensato di scappare...
Tutto questo agita il mio cuore come se lo stessi rivivendo in quello sguardo,
ma sento il mio nome e una mano che mi tira su...
vedo il polso "quel polso" e sento di essere libera.....
Le immagini spariscono e rivedo lui, Antonio, che mi guarda con lo stesso sguardo smarrito del ragazzo che mi  ha salvato.

puntate precedenti
senza mutande 1
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senza mutande 2
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senza mutande 3
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La panchina, questa volta le mutande le ho 
                http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2199823055937346840#editor/target=post;postID=7219748126315342146        
Sara e Antonio (le mutande ci sono anche questa volta)
http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2199823055937346840#editor/target=post;postID=4165038435046711380

lunedì 2 luglio 2012

sesso senza anima.....

Nel blog di Carla, che conosco personalmente, avendo fatto con lei un pezzettino di percorso sulla creatività, ho trovato questo scritto particolarmente incisivo e non volendo perderlo ho deciso di ripubblicarlo da me così da condividerlo e ritrovarlo per più riletture:
da: http://carlasalemusio.blog.tiscali.it/2012/07/01/carne-o-anima-amore-o-sesso/?doing_wp_cron

 Carne o anima? Amore o sesso ?

Queste domande non dovrebbero esistere.

La carne e l’anima formano un binomio inscindibile.

(Almeno finché si è vivi)

Invece, in questa nostra civiltà malata, abbiamo carni che hanno un’anima e carni che a noi sembrano esistere solo per essere mangiate.

La carne nella nostra cultura è ritenuta antitetica all’anima e associata al peccato o al macello.

La consideriamo causa di scandali, vizi e perversioni.

Oppure la pesiamo al chilo, come se fosse una merce qualunque e non la vita di un essere vivente.

Consideriamo la carne e il corpo opposti all’anima e alla spiritualità.

Da una parte abbiamo la fisicità, con impulsi, istinti e bisogni, e dall’altra l’anima, la purezza, la sensibilità, la capacità di amare.

Separare la carne dall’anima, autorizza il predominio, giustifica l’uso di tante specie animali per il piacere e il divertimento della nostra razza e, purtroppo, porta con sé conseguenze abominevoli.

Infatti, dove non c’è l’anima lo sfruttamento diventa lecito!

E’ con questi presupposti che la cultura maschilista ha oppresso e violentato le donne per secoli.

E, sempre in questo modo, la pedofilia argomenta la propria perversione.

Se la carne è priva di anima, può essere considerata semplicemente un oggetto.

E come tale sarà trattata.

Considerare delle creature viventi alla stregua di cose, legittima violenza e abusi.

Siamo convinti che ci siano carni prive di anima.

Ma la carne priva di anima segnala un’esistenza di serie B.

Appartiene a esseri con poco valore.

Esseri che sono stati creati per il piacere di altri esseri.

Esseri… nati per servire.

Esseri senz’anima, appunto.

Nella nostra cultura, gli animali sono giudicati: carnesenz’anima. E perciò al servizio della specie umana.

Anche le donne, spesso, subiscono la stessa sorte e diventano carne senz’anima al servizio del sesso maschile.

I bambini sono carne senz’anima quando vengono usati come strumenti di piacere nelle mani degli adulti.

Animali, donne, bambini.

Creature sottoposte al predominio e allo sfruttamento di altre creature!

L’abominio, contenuto nella separazione arbitraria della carne dall’anima, priva la razza umana della sua dignità e ci rende inermi e sgomenti davanti alla morte.

Infatti, la morte inflitta con noncuranza e crudeltà si trasforma facilmente in un enigma senza senso.

Legittimando il massacro di tanti esseri, occultiamo il significato della vita (e della morte) dietro una maschera di insensibilità.

La violenza è la malattia di questa civiltà.

Si annida dappertutto e, come un virus, contagia il nostro cuore, rendendolo cieco e sordo davanti ai soprusi cui assistiamo ogni giorno e dei quali siamo complici, spesso senza nemmeno rendercene conto.

Compriamo e mangiamo la vita di altri esseri viventi, con assoluta indifferenza.

Poi, con la stessa indifferenza, riteniamo la carne uno strumento di piacere.

E separiamo il sesso dai sentimenti.

Ci arroghiamo il diritto di poter scegliere se fare sesso ofare l’amore.

Ma l’amore e il sesso, come la carne e l’anima, non possono essere disgiunti.

Il sesso è un’estensione dell’amore, è la condivisione della propria intimità anche fisica.

Invece, nella nostra società, il sesso è usato spesso per far violenza e dell’intimità si è perso completamente il significato e il valore.

Ostentiamo le nostre nudità ma occultiamo l’anima, vergognandoci di possedere anche una sensibilità oltre al corpo. 

Ci vantiamo di innumerevoli conquiste sessuali, di avventure vissute con poca o nessuna reciprocità, di rapporti fatti principalmente di carne e privi di anima.

Collezioniamo esperienze erotiche, come trofei in un album delle figurine.

E le archiviamo orgogliosi, senza fermarci a condividere, insieme al corpo, anche la nostra interiorità.

La nudità non è la carne spogliata dei vestiti, ma l’anima senza censure e senza veli.

Condividere l’anima, permette di condividere il corpo e rende l’unione sessuale un momento di estasi e di sacralità.

La carne e l’anima non sono separabili.

Appartengono inscindibilmente alla vita.

Negarne l’unità abilita il massacro e lacera il cuore, lasciandoci confusi e soli a ricercare il senso della nostra presunta umanità.

La carne e l’anima appartengono a una stessa identica realtà.

Qualcosa che chiamiamo: vita.

Qualcosa che esiste, indivisibile, nella perfetta unicità di ognuno.

Maschio o femmina, adulto o bambino, uomo o animale.