martedì 12 marzo 2013

Vivere tra più mondi

"Nel mondo dei quanti, tutte le volte che una particella

come un elettrone si trovava di fronte a una scelta, 

ad esempio il passaggio attraverso una lamina con 

due fori, non era vero che essa passava attraverso 

l’uno o l’altro, come diceva il “buon senso”.

Passa contemporaneamente attraverso i due fori, 

anche se l’osservatore vede un solo passaggio." 
tratto da ipotesi del multiuniverso
Lei , aveva aperto la pagina di FB e vi aveva trovato il cielo stellato di Van Gogh.
Pur non avendo riconosciuto a prima vista il quadro, ne aveva immediatamente associato la pennellata ad un altro che l'aveva accompagnata da ragazzina : I girasoli.
La giornata precedente era stata una serie di segnali che non era riuscita a comprendere bene, ma riconducibili tutti a Lui.
Lui, l'uomo impresso nel suo karma, compagno e amante di molte e molte vite precedenti o parallele.
Il primo compagno, o compagno di molte vite.
Era dovuta scendere nell'inferno per sapere chi era.
Lui l'uomo che le circostanze  glielo avevano fatto incontrare, ma che con grande fatica aveva scelto di non "vivere"
Lui sospeso tra i suoi mondi
Ma le "probabili " vite precedenti , o le altre vite parallele facevano sempre capolino nella sua esperienza di questo mondo e gestirle mentre cercava di gestire la vita di questo universo la stancava non poco.
Per questo cercava di vivere una vita con le scadenze degli orari , con i suoi riti , le sicurezze materiali, le assicurazioni, i controlli e ricontrolli di quello che faceva perchè i mondi non si scambiassero.
Ma si scambiavano lo stesso e lei viveva piena di "buchi" nella memoria.
Erano anni ormai che sapeva che in qualche modo la Provenza faceva parte di qualcuno dei suoi universi.
Qualche mese prima valutando il tanto "agognato" viaggio per le fortezze catare , per la visita alla chiesetta Rennes le Chateau, aveva sentito dentro un forte diniego , parlandone con la coordinatrice che era anche una delle sue "maestre" le era stato risposto che quella reazione era stata data da precedenti esperienze, un rifiuto a riviverle.
Proprio nel giorno in cui aveva avuto ripetute "coincidenze" su di Lui, aveva anche visto un bellissimo documentario sulla Provenza, da cui era stata attratta in modo forte, sentendola molto ma molto familiare.
La sera era uscita a cena con amici e al rientro, presa da un impeto gli aveva spedito una rosa.
Per lei la rosa era il simbolo di tutto : la rosa ha un significato esoterico profondo e lei se ne era sempre sentita rappresentata, anche se sentiva disagio per le rose rosse.
Non pensava neanche che Lui le rispondesse.
Non era importante
Faceva una netta distinzione tra quello che sentiva lei e quello che avrebbe potuto o non potuto sentire Lui, tra come esprimeva lei il suo sentire e come lo esprimeva Lui.
Era consapevole, e lo aveva imparato con Lui, che non era importante, la probabilità che ciò che viveva Lei fosse vero non era molto alta, come  la probabilità che anche se fosse stato vero Lui l'avesse riconosciuta era pari a millesimi di probabilità.
La mattina successiva aveva cercato il quadro ed era finita in un link che metteva in evidenza il numero delle opere di Van Gogh, e già quello l'aveva lasciata come se ci fosse un collegamento, erano cifre per lei troppo familiari, per non parlare poi del luogo del quadro e del momento in cui l'autore lo fece, e dell'ora in cui fu spedito.....
Ma il tempo che passa e le esperienze di questo universo sospendono ogni coincidenza fino al ripresentarsi delle prossime

domenica 3 marzo 2013

Donna di corridoio

Donna di corridoio, si per me corridoio e frontiera in qualche modo sono sinonimi.
Anni fa leggendo un libro di Stephen King (di cui non ricordo il titolo , ma solo le immagini che si erano formate nel leggerlo) c'era una descrizione dei luoghi di confine che in qualche modo colpì in modo indelebile la mia immaginazione .
Ricordando quella definizione di luoghi dove tutto può succedere , dove le forze delle terre confinanti prendono possesso della linea di frontiera  lasciandoti in balia di esse mi ritrovo bambina che corro nel corridoio di casa.
Una enorme casa con lunghi e larghi corridoi che mettono in comunicazione la zona notte, con la zona giorno e il bagno : per andare dalla stanza da letto al bagno dovevo attraversare ben quindici metri di corridoio.....
la casa con una parte importante esposta a Nord Ovest con il suo vento di Maestrale , la prima insidia di notte era rappresentata dalle scale che scendevano per l'ingresso , la seconda insidia dall'enorme porta scorrevole del salone , salone arredato con i mobili della tradizione sarda , che a vederli adesso trovo belli ma allora sapevano di fantasmi ( anche perchè l'intagliatore invece che limitarsi alla classica gallinella o rosa vi aveva intagliato scene di vita sarda con donne e uomini ), poi c'era la porta dello sgabuzzino quella della cucina e infine il bagno...... ero diventata famosa in casa per la mia corsa.
Le paure erano : che qualcuno si materializasse prima per buttarmi giù dalla scala.... poi che mostri innominabili uscissero dalla grande porta e  mi inghiottissero o che le figure dei mobili prendessero vita , magari richiudendomi in qualche cassapanca.
Con gli anni ho in qualche modo cercato di "illuminare" i corridoi della mia fantasia, anche se quando la notte mi sposto dalla zona giorno alla zona notte della mia casa la "corsettina" la faccio lo stesso :-).
Attualmente i luoghi di confine , come i corridoi e anche i terrazzini sono i luoghi della casa che amo di più , forse proprio perchè conservano quel fascino di luogo in cui tutto può accadere.
Ecco il mio "corridoio" attrezzato a nuovo dopo il recente restyling, vi o trasferito i miei amati libri , quelli belli e importanti come la divina commedia e la bibbia ,con le belle rilegature , che avevo nascosti in giro.

In una di quelle mensole e precisamente la seconda dal basso c'è un libro del 1961  con foto vere attaccate a colori : favoloso!












 il vecchio bancone di vendita degli anni venti , più lungo di due metri e mezzo che mi porto dietro per tre traslochi , prima era color noce , ma adesso troppo shabby , come si può notare ho colorato anche le mensole ( solo che ci devo passare meglio con la carta vetrata per dare un maggiore effetto shabby) e vi ho messo la "vecchia" radio marelli







E qui in alto un'edizione del 1968 dell'enciclopedia britannica con in mezzo una coppa dei primi del novecento inglese , quando l'ho messa mi è scappato un sorriso, come un sorriso mi ha strappato mettere fra le edizioni rilegate della letteratura classica, le edizioni economiche ( per intenderci quelle che costavano mille lire) dei classici della letteratura gialla, e in mezzo nel cuore : la fantasy


In questo scaffale la seconda guerra mondiale e le biografie dei personaggi che hanno fatto la storia,                                      un settore dedicato alla Sardegna, uno dedicato agli studi esoterici, uno alla cucina e in basso uno dedicato alla musica e alle raccolte di riviste "alternative"          



E infine la zona studio completamente ristudiata , anche se una parete deve ancora essere dipinta perchè sto aspettando l'elettricista , e devo pensare alla parete sopra il divano
Però ...... non so se sono io o se è la zona di confine.....
ma.... i libri si spostano da soli !
Si disordinano , io sono sicura perchè sono stata attentissima a metterli in un certo modo.... ma ogni mattina ce n'è qualcuno che non è esattamente allineato come l'ho messo io!

sabato 2 marzo 2013

Come fare gli angoli per le cornici in polistirolo che decorano le pareti

Amo queste cornici , non vedevo l'ora di metterle nel corridoio di casa , il problema che già conoscevo , perchè le avevamo messe nella cameretta di mia figlia ( assieme alla carta da parati ) erano gli angoli !
ho cercato anche su internet ma ..... su come tagliare il polistirolo nulla!
Prova e riprova ci sono riuscita e per non dimenticare e aiutare quelli che hanno lo stesso problema lo inserisco qui.
Premessa::
 per il taglio ho usato sia un cuter con tutta la lama fuori che un coltellone da cucina affilatissimo, per altri problemi guardate qui
ho poi usato una dima per il taglio obliquo
considerato che questo tipo di cornice si attacca sia alla parete che alla volta occorre appoggiarla alla dima in questo modo:


in maniera che la superficie di attacco appoggi alle pareti della dima come lo farebbero con il muro, ma attenzione a non farvi trarre in inganno da questa foto che mette la parte convessa in alto e la parte concava in basso, come andrà poi nel muro, perchè per il taglio dell'angolo interno la cornice deve essere  capovolta.











taglio del primo pezzo da posizionare a destra :
appoggiare la cornice alla dima  con la parte che verrà poggiata in basso nella parete, verso l'alto, mi riferisco alla parte concava, mentre la parte convessa poggiata verso il basso ( è quella che poggerà alla volta), infilare il cutter esattamente dove l'ho messo io con quell'angolazione e tagliare.







taglio del secondo pezzo da posizionare a sinistra
e spero che la prossima volta che li riguardo ne ricavo piedi :-)




controllo che combaci , visione dell'interno.












Attenzione per chiunque voglia fare questo taglio posizionare esattamente i pezzi come li ho fotografati!