mercoledì 22 agosto 2012

Le emozioni




Sono una persona emotiva, nel senso che tutto ciò che mi accade non mi lascia indifferente, qualsiasi cosa, persona o evento crea in me delle modificazioni.
E' da tempo che sono interessata ad un uso costruttivo di questa mia caratteristica, vorrei che questa 
mi aiutasse ad aumentare la consapevolezza.
In alcuni testi "esoterici" e un "maestro" in particolare, anzi forse il primo scritto veramente "esoterico" che lessi, vi era scritto che la via della "conoscenza" passa proprio per le emozioni,
mi sembra poi di aver capito, che il genere si femminile  è molto più incline all'emotività dei maschi, e che forse per questo possiamo aiutarli ad entrare in comunicazione con la parte nascosta di se stessi, forse...
Sto scrivendo sulle emozioni, della mia idea di emozioni.
A volte ho come la sensazione di essere costituita da due corpi diversi : uno fisico con tutte le sue necessità legate alla materia, con regole da seguire e impegni da assolvere, corpo legato alla ragione e al pensiero razionale e un altro pulsante , formato di materia invisibile ma pieno di energia
colorata e pulsante senza regole ma reattivo al mondo legato alla materia.
Ho sempre avvertito questo mondo che voglio chiamare delle emozioni e in qualche modo gli ho sempre dato retta, nei momenti di crisi delle scelte importanti ho sempre deciso con quella parte di me,
Quando qualcuno mi chiedeva un consiglio, chiedevo " ma in fondo in fondo cosa ti dice il tuo cuore (allora per chiamavo quell'altra mia parte così )" e quando vedevo l'interrogazione nello sguardo dell'altra parte mi era difficile pensare che gli altri non sentissero quei suggerimenti.
Questo è un periodo, grazie al lavoro di ricerca "spirituale" mirante all' auto-consapevolezza  che riesco a capire molti meglio i messaggi dell'altra parte di me stessa.
Uno degli aspetti di recente comprensione, riguarda la comunicazione fra individui :
Sono dotata da sempre di intuito , questo a volte è servito nel lavoro e mi ha permesso di individuare la buona o cattiva fede nella elaborazione di contratti per terzi, ma negli ultimi anni mi è capitato di notare che il solo intuito non basta a spiegare alcune situazioni.
Credo che il contatto anche solo dei campi generati dal corpo immateriale crei una comunicazione attiva inconsapevole, che le informazioni personali a vari livelli passino da una persona all'altra, il trasferimento dei dati, lo chiamo così ,a mio avviso è molto più vasto quanto maggiore è il coinvolgimento emotivo delle persone interessate e tanto maggiore è il contatto fisico.
Questo spiegherebbe il motivo per cui con il contatto fisico le persone con cariche emotive molto forti rimangano attaccate in maniera morbosa ad altre che invece hanno cariche emotive ( non si coinvolgono emotivamente) molto deboli.
Questo con tutti i tipi di rapporti : da quelli genitori figli, a quelli uomo donna a quelli tra amici o semplici conoscenti.
Credo che si verifichino in certe circostanze una sorta di osmosi che  penalizza colui che è in qualche modo più debole e questa debolezza non credo sia disgiunta dallo stato fisico e probabilmente biologico della persona : come si diceva un tempo :"mens sana in corpore sano"
Per la mia esperienza , quando due individui entrano in contatto e poi uno chiude per qualche motivo il collegamento emotivo , le "informazioni" tornano indietro all'individuo " attivo" creando un forte disagio , un dolore fisico vero e proprio.
Ultimamente mi sono capitati due episodi che mi hanno aperto gli occhi su questo mondo :
Qualche anno fa ho avuto un contatto sporadico con un uomo per via della scuola dei miei figli, niente di personale ma pare che io abbia detto qualcosa che ha aperto un canale di "fiducia" non so come definirlo tra me e lui, pur restando nell'ambito del rapporto formale, nei rari incontri c'è stato spontaneo salutarsi con una stretta di mano calorosa e uno sfioramento delle guance, il tutto senza nulla che potesse sfiorare il piacere "erotico" tra uomo e donna, mi è sembrato che si fosse attivato un campo di frequenza tra noi (anche se adesso ne comprendo meglio le dinamiche) . E' passato del tempo e un giorno, per una fortuita circostanza mi ha rivelato un evento drammatico della sua vita ( la perdita del figlio senza il ritrovamento del corpo), mentre mi parlava dentro di me era come se io in qualche modo sapessi già tutto..... Una sensazione stranissima. Questa circostanza l'ho messa a confronto con un'altra : coinvolgimento emotivo molto forte per via di circostanze contingenti con una persona, ed una comunicazione sia verbale che "emotiva" con vicinanza "fisica" prolungata con la stessa. Improvvisa interruzione del canale di comunicazione e ritorno indietro della mia energia comunicativa. In quel momento sono riuscita a vedere il meccanismo, mi è apparso chiaro.
Sempre per la mia esperienza, ed è solo di quella che scrivo, con coinvolgimenti emotivi forti si verifica anche una sorta di comunicazione a distanza come se per i corpi "emotivi" la dimensione "spazio-temporale" sia inesistenti.
Da piccola sono stata "ferita" nel mondo emotivo in maniera molto forte questo "dolore" non l'ho mai rifiutato ma mi ha consentito di attivare la corazza quando è necessario e riconoscere il dolore e le ferite, quelle vere negli altri.
Fiore







2 commenti:

redisaturno ha detto...

Tutte le donne hanno un senso in più. La maggior parte analizza l'evento e cerca le possibili soluzioni o alternative. Poche, invece, hanno una emozionalità superiore con la quale assorbono ed elaborano le vere situazioni rappresentate, sbugiardando i venditori di fumo. Ancora meno sono quelle che recepiscono d'istinto il sentimento in quanto tale. L'uomo è la materialità fatta persona. pochi sentimenti e grossolanità. Quello che leggo potrebbe capitare ad una percentuale di uomini talmente bassa che forse, anzi, non avrebbe, appunto, percentuale.

:)

andreapac ha detto...

Ciao Fiore, per il tuo commento l'unico che c'ha rimesso è Mario tutto graffiato. Per noi rimanga una bella risata e il pensare quanto è sprovveduta la gente. Il tuo post percorre strade difficili e personali. L'emozioni sono come le canzoni, dice... si buttano là si ascoltano e per quel tempo smuovono strani meccanismi biochimici che ci ammorbidiscono o rendono guerrieri. Le scioglievolezze sono non ascoltando ma nel perdersi negli occhi di una donna...