Il tuareg
Si trovava in una zona del deserto appartenente al Magreb, per poter godere appieno di quel luogo meraviglioso, in cui è possibile percepire l'immensità del Creato.
Per i turisti erano previsti sia gite fra le dune, con i cammelli che cavalcate insieme ai tuareg.
Lei era lì che guardava la giostra di quei fieri cavalieri, vestiti di nero, sopra bellissimi cavalli che emanavano forza irruenta e controllata .
Molti tra bambini e turisti salivano sui cavalli, con i cavalieri e si lanciavano in corse che sembravano fulmini.
Lei era li che guardava affascinata, ma fermamente decisa a non lasciarsi andare in quella giostra, intimidita dall'energia atavica del cavallo e cavaliere.
Il capo dei tuareg, la guardava, aggancio' il suo sguardo, come ad invitarla, lei abbassò lo sguardo, e rialzandolo fece segno di no.
Passò qualche minuto, il tuareg, vestito di nero e imponente sul suo magnifico cavallo, iniziò a cavalcare e girare in tondo, nella giostra preparata per i turisti, prese velocità, le passò accanto e con una mossa fulminea la prese e la mise davanti a se sulla sella.
Spavento, eccitazione, paura, libertà, furono mille le emozioni provate in quei pochi istanti.
Dopo un paio di giri il tuareg la riporto' nella posizione precedente, lasciandola stordita e confusa.
L'Amministratrice
Mentre lavorava, tra le scartofie, sentì una voce imperiosa dentro di se:
" Vai a trovarlo!"
A quel punto il condominio, che era composto dalle varie voci della sua personalità, si animò: a chi apparteneva quella voce estranea che dava ordini?
Tutti la udivano, ma nessuno era in grado di spiegare a quale condomino appartenesse.
I condomini più razionali, fecero presente che un'uscita a quell'ora sarebbe stata controproducente: c'era il il lavoro in corso, lei avrebbe dovuto farsi la doccia, prepararsi e uscire a quel punto metà della mattinata si sarebbe persa.
La parte dei condomini, più indisciplinati, fece notare che c'erano delle spese da fare, che in fondo un "pò di aria" avrebbe fatto bene all'Amministratrice e così con altre scuse, che nascondevano solo la voglia di trovarsi al cospetto del centro d'interesse ed energia , della anfetamina che toglieva stanchezza e dava la possibilità di andare ancora avanti, dell'lsd che faceva intravedere mondi misteriosi, della cura antietà che le aveva regalato una nuova luminosità.
Il condomino, nel suo insieme valutando la portata di quel "centro d'interesse", non potendo disattendere totalmente le istanze di tutte le parti, aveva sottoposto ad una severa serie di regole la frequentazione del "centro":
1) Le visite vere e proprie, senza alcuna ragione potevano farsi solo 1 volta al mese.
2) Potevano farsi visite una volta alla settimana se e solo se: si doveva comunicare qualcosa di attinente al lavoro, senza barare, perchè il lavoro è sacro!
3) potevano farsi visite se il centro era di passaggio per altre commissioni, anche qui senza barare e quindi senza allungare anche solo di un passo la strada percorribile.
E comunque per i punti 2 e 3 il totale non doveva superare le 2 volte alla settimana e sottrarre tempo necessario alle altre incombenze.
Si fece la votazione per la nuova visita e l'esito finale fu negativo!
A quel punto arrivò il messaggio della ragazza che doveva arrivare di pomeriggio per svolgere un lavoro che chiedeva un particolare prodotto, il quale non era stata precedentemente acquistato.
Questo cambiò la decisione dell'Assemblea che diede incarico all'aministratrice di uscire, a quel punto con altre commissioni, affinchè il punto 2 e 3 potessero essere rispettati.
L'Amministratrice aggiunse di suo un libro da prestare.
Arrivò al centro e aprì la porta, ma nella hall non vi era nessuno,
si udivano delle voci.
Lei si avvicinò al banco in attesa, sapendo che qualcuno si sarebbe presentato.
Ed eccolo, fare capolino da una porta: imponente, atletico, vestito di nero.
Bellissimo.
Mentre si avvicinava, il condominio iniziò la rivolta, gli indisciplinati, o meglio le indisciplinate saltarono sulle sedie gridando a squarciagola, incitando frasi al limite dell'osceno per stordire l'Amministratrice, e farle perdere il controllo.
Il gruppo degli anziani, riuscì ad avere la meglio, e ordinò di consegnare il libro, in maniera da avere tempo per gestire la situazione.
Ma il bellissimo "tuareg" poggia il libro e l'abbraccia, le indisciplinate, eccitate come scimmiette impazzite saltano addosso agli anziani, mentre le assessuate, finora in disparte iniziano a preoccuparsi e prepararsi alla lotta.
L'amministratrice, con il capo appoggiato al petto del tuareg, è confusa da morire, ma vorrebbe che l'attimo non finisse mai.
Poi, o l'allontana lui, o si allontana lei, ci dovrebbe essere lo scambio dei bacini sulla guancia.
Chissà perché, c'è un attimo di imbarazzo.
Dentro di lei le condomine indisciplinate guidano l'assalto al grido: " bacio, bacio .... bacio", le assessuate si lanciano all'attacco, aggredendo le indisciplinate.
I condomini seri, fanno presente che la situazione è in vetrina.
Lui, il tuareg si avvicina pericolosamente all'Amministratrice,
e le dice che ha del rossetto sui denti.
Ie assessuate, prendono la direzione dell'Assemblea e riescono a far scappare l'Amministratrice in bagno, con la scusa del rossetto.
Al ritorno il bel tuareg e dietro il banco.
Lei nota la camicia leggermente aperta sul petto, fa un sospiro, rimette a posto le condomine indisciplinate ormai in completo stato di abbandono al desiderio insoddisfatto, e chiede la soluzione fisiologica.
Arriva un altro cliente, lei saluta e si avvia a fare spese.
Comunque, a certi uomini il nero dovrebbe essere vietato! Anzi loro dovrebbero essere vietati.