domenica 9 dicembre 2012

Crostata di mele e crostata di cioccolato al microonde



Se sono triste impasto o pasticcio .
Forse dipende dal fatto che avendo vissuto l'infanzia ( forse il concepimento :-) ) in un panificio , a cui poi fu annessa la pasticceria, mi sa di radici , mi rassicura.
Sino a poco tempo fa le crostate non erano tra i miei dolci preferiti , a dire il vero in genere non sono mai stata molto amante dei dolci, tranne che dei bignè e dei ritagli di pandispagna imbevuti di alkermes con la crema pasticcera rimasta nel pentolone dopo che mamma aveva fatto le torte.
Tranne ..... una favolosa crostata di mele che faceva la mamma di una mia amica, quando da studentesse fuori sede condividevamo tutto ciò di buono che ci portavamo dietro dal paese per colmare la distanza.
Questa crostata che ho cercato di riprodurre resta nei miei ricordi come la più buona crostata in assoluto che abbia mai mangiato.
Per quanto riguarda la frolla, ognuno ha le sue preferenze e i suoi metodi di lavorazione , personalmente se faccio un dolce per rilassarmi lo faccio con pochi attrezzi
le mie dosi per le due in foto sono :
gr 500 farina 00 comune
gr 250 burro 
gr 200 zucchero
2 uova
una puntina di lievito chimico
buccia di limone che ho messo nel tritatutto con lo zucchero
un pizzico di sale
un bicchiere di acqua fresca da usare per bagnarsi e rinfrescarsi le mani durante la lavorazione e aggiungere all'occorrenza nell'impasto ( qualche cucchiaio)
per la lavorazione io uso più o meno questo sistema :
pasta frolla delle Simili eseguita da Arabafelice nel Forum Cookaraund
anche se io il burro lo tagliuzzo con la spattola
Non avevo tempo e ho lasciato la frolla in frigo un giorno.
Ingredienti per la farcitura:
4 mele ( io ne ho usato 4 piccole + una grande)
briciole di biscotto  ( i miei erano savoiardi, questo è il modo per riciclare le briciole che restano nei fondi dei pacchi dei biscotti per il latte)
succo di limone ( il mio era grande e ne ho usato metà)
un cucchiaio di zucchero, perchè mi piace sentire il sapore acre della mela cotta con il limone                

Ho preso quattro mele (erano piccole), avrei dovuto usarne 5 grandi , le ho sbucciate tagliate a pezzettini condite con il succo di limone e lo zucchero e messe nel microonde , in un contenitore coperto, 4 minuti alla massima potenza , le ho lasciate freddare e messe in frigo perchè le ho usate oggi.
Ho affettato una mela, l'ho condita con succo di limone e zucchero .
Ho tolto la frolla dal frigo e usando il sistema di    trucchi per la crostata di vivalafocaccia   per stenderla , non per farla, messa nella  teglia crisp , cosparsa di briciole di biscotto e sopra le mele cotte,

Avrebbero dovuto essere di più , perchè la famosa crostata della mamma della mia amica , era molto generosa di mele cotte , ma le mele che avevo preparato erano poche e mi servivano fredde, quindi quando la rifaccio devo ricordarmi di farne almeno 4 o 5 grandi e non 4 piccole ... va bhe ! mi sono accontentata !
Visto che secondo me erano poche ho preso le fette che avevo preparato e  messo da parte e le ho distribuite sopra
L'idea era di mettere il reticolato con le striscine di frolla sopra, ma non avendo messo abbastanza farcia ho preferito metterla nel forno così con solo una spolverata di briciole di biscotto , che hanno il compito di assorbire l'eventuale liquido che rilascia la mela in cottura.
Cottura : 12 minuti crisp + 5 potenza massima
Con la frolla che dovevo usare per le striscine ho fatto una piccola crostata con la crema di cioccolato.
La crema era di quelle in busta, confezione verdina nella foto , che metti il latte il contenuto della busta , frulli e la crema è fatta , anche un po' di nutella non guasta mai
messe un paio di striscioline e nel micro per 6 minuti con combinato
grill + micro

e altri 2 minuti potenza massima.
Ovviamente il fondo di questa seconda essendo cotta in una semplice teglia in ceramica , pur essendo cotto non era colorato.
Che dire, non era come quella della mamma della mia amica , ma è sublime..... questo per chi piace la frolla friabile e per chi ama le mele cotte.
Personalmente , pur trovando la frolla montata molto più facile sia da fare che da lavorare e abbastanza buona, non regge assolutamente il confronto con la frolla fatta a in questo modo , non dico a mano perchè le mani la devono toccare poco :-)
Quella al cioccolato,  l'hanno già fatta fuori, anche se il fondo non era colorato !



lunedì 26 novembre 2012

Simil Kebab o K---- Aia

Si anche a casa il Kebab piace, piace e piace .
Abbiamo provato  questo di pollo della più nota ditta Aia, il Kemis
Ed è buono!anzi buonissimo ! Ma non sempre si trova e non sempre è in offerta !
Premesso che Kebab significa grigliato questo mio è finto,non è Kebab, ma il saporino.......
la consistenza è molto molto vicina.
Ingredienti :
spezie :

Curry , peperoncino o pepe , insaporitore per arrosti , cumino.
Cipolla aglio limone sale olio (io uso evo)
Pollo
Secondo me la parte migliore del pollo è la sovracoscia , io ho usato coscia e sovracoscia , a cui ho levato le ossa (che poi ho usato per un brodino), credo che il petto sia troppo asciutto, però provare non guasta.
Per dare il particolare aroma occorre fare la marinata con le spezie l'aglio la cipolla il succo di limone e l'olio.
Per quanto riguarda le quantità
Kg 1 carne di pollo
100 ml di olio
1/4 di cipolla
1 spicchio di aglio affettato
1 cucchiaino di curry
1/2 cucchiaino di semi di curcuma che ho frantumato con un coltello (alla fine si diventa dipendenti dalla curcuma ... ma non bisogna esagerare )
Insaporitore per arrosti a piacere io 4 dosi
peperoncino a piacere a seconda dei gusti e del tipo di peperoncino.
Il succo di mezzo limone.
Per quanto riguarda la marinatura dovrebbero passare almeno un paio di ore, ma un giorno ero di fretta e ho scaldato un pochino l'olio con la cipolla e l'aglio e messo le spezie con il limone, dopo mezz'ora il gusto lo aveva preso!
Scaldare una bistecchiera dal fondo spesso, [per chi non l'avesse e volesse usare una pentola antiaderente, il trucco per scaldarla senza essere vuota ( che emette sostanze nocive) è riempirla di acqua farla boliire un po' e  togliere l'acqua mettendo un  po' d'olio, ] e mettere la carne.
 farla cuocere da un lato, girarla, farla cuocere e toglierla,  tagliarla  a striscioline
e rimetterla  nella bistecchiera
A questo punto è pronto per essere mangiato come volete, io uso le spianate sarde, mio figlio ci mette lo yogurt greco , c'è chi usa la piadina chi si fa la pitta... ognuno come vuole, ma è buono anche così!
Consiglio :
E' meglio tagliarlo a striscioline dall'inizio della marinata, se il sapore non vi sembra abbastanza deciso , verso fine cottura aggiungete curry e peperoncino.
Altre carni:
L'ho fatto con "reale" e "noce" di vitella , ottimo! ma occorre avere l'accortezza di usare la bistecchiera caldissima girarlo velocemente e toglierlo con la carne ancora un pochino rossastra, finisce di cuocere nel piatto dove sarà trasferito.
Per quanto riguarda il sale, esso per le carni bianche può essere usato anche nella marinata, per le carni rosse meglio a fine cottura, dopo che la carne si è sigillata.

martedì 20 novembre 2012

Biscottini al burro nel microonde, fatti con la sparabiscotti




E  se fosse lo sparabiscotti?
Per me può essere solo femmina!
Comunque l'avevo comprata riservandomi di usarla nei modi e tempi opportuni.
Una settimana a letto con l'influenza e oggi mi sono alzata : Pranzo della Domenica e biscottini con la sparabiscotti nel microonde .
A casa mia, non si capisce bene perchè, piacciono solo i cibi di qualsiasi categoria, cotti in piccole quantità, e qui ,il detto di mia madre che " meno ce n'è e più è buono!" coincide.
Per questo motivo, accendere il forno per un paio di biscottini mi sembra un peccato mortale .... accendere il forno grande che ci mette mezzora ad andare in temperatura deve sempre valerne la pena!
(Da qui la  mia collezione di forni : Il grande , il Ferrari , il piccolissimo per le tegliette ... e l'acquisto dei coperchi magici...  )
L'altra settimana avevo sperimentato la frolla nel microonde con la cottura crisp , devo averla lasciata qualche minuto di troppo per i miei gusti e non la ho "farcita", ma nel giro di un giorno è sparita ugualmente !
Dopo una settimana di inattività ero pronta per i biscottini :-) con la sparabiscotti  e nel microonde
Dalla ricerca sui biscotti al burro e biscottini nella sparabiscotti ne ho dedotto che :
su 100 ( di cui 25 di fecola) di farina 60 di burro e 40 di zucchero da aggiungere aromi ed eventualmente uova ( una per 200 gr circa di farina e su 100 gr consigliano un tuorlo).
Da una ricetta che avevo preso dalla rete e il cui fogliettino aspettava un anno nella cappa,

Ho fatto

Gr 200 farina,
Gr 50 fecola
Gr 200 burro
Gr 100 zucchero
1 uovo
una bustina vanillina
1 pizzico di sale
Ho montato il burro con lo zucchero, aggiunto l'uovo e montato di nuovo con la frusta,
Aggiunto la farina e amalgamato con una forchetta , terminato a mano.
Per chi non lo sapesse è la frolla montata.
Ho riempito il tubo dell'aggeggio e ....

ho sparato l'impasto nelle teglie crisp, ne ho riempite due grandi e qualcun altro altro biscottino in un'altra teglia (sempre crisp.... ho speso un patrimonio in teglie...)
La prima teglia crisp per 4 minuti con la teglia appoggiata al piatto rotante,
E' un tipo di biscotto che deve rimanere pallidino.... ma anche se cotti troppo pallidi mi sembravano...
per cui
la seconda teglia, niente crisp ma combinato micro + grill (potenza 650) 4 minuti con la teglia posta nel rialzo basso.

La seconda "infornata" è venuta molto ma molto meglio !
Avevano un pò di colore! (in questa foto sembrano più pallidi di quanto non fossero)
Dopo averli  freddati

 ho riempito una scattola di latta dei biscottini al burro comparti, ma è quasi al fondo...
Il giorno dopo erano più buoni.
Vista la facilità, il minimo consumo di energia (il forno resta acceso solo per 8 minuti), il minimo impegno : tra preparazione degli ingredienti lavorazione dell'impasto circa un quarto d'ora, credo che li rifarò, ma devo provarli con le gocce di cioccolato      e il cocco e la versione con la panna che sostituisce il burro.
Poi l'attrezzino si lava anche in lavastoviglie :-)
 (anche se l'ho lavato a mano )
ps
per chi non lo sapesse è importantissimo non ungere le teglie.
Scusate la qualità delle foto, mia figlia poteva anche impegnarsi di più


domenica 18 novembre 2012

Bimby pro e contro







E' da paio di anni  che sembra diventare tutto più duro e faticoso e doloroso.
Piangersi sopra non credo che serva  molto, per questo ho deciso di impegnarmi in attività "ricreative".
Mi sono iscritta ad un corso per imparare la salsa, e ho fatto una cosa "santa", l'altra sera dopo una giornata di lavoro pesante una lite con il figlio di sedici anni ero proprio a pezzi e non riuscivo a trattenere le lacrime, pensavo anche di rinunciare alla lezione, ma un tocco di ribellione mi ha fatto cambiare idea.
Ho fatto bene ! Ho tolto i pensieri e mi sono divertita.
La Salsa è quanto di più spirituale ed ecologico abbiano inventato, la salsa è salute :-).
Tra le altre attività ricreative, a parte frequentare un gruppo di "autoconsapevolezza" mi è venuto in mente di andare ad una dimostrazione del Bimby TM 31.
Sono proprietaria già da 16 anni del vecchio modello ed ero curiosa di vedere le differenze tra i due.
Premetto che : sono una collezionista di "medri da cucina " come li chiamerebbe mia madre o di "caccavelle" come le chiamano nei forum.
Quando qualcosa è nuovo non resisto! Lo concupisco, deve essere mio! Ma, forse per la mia mente logica e razionale, forse per la laurea in Economia attutisco questa  dipendenza con uno studio accurato sul rapporto qualità prezzo efficienza e praticità dell'oggetto dei miei desideri.
Premetto anche che so cucinare.
Il mio saper cucinare non significa che sono una buona cuoca e che mi piace cucinare, significa che sono in grado di preparare la maggior parte dei piatti dal salato al dolce, ne conosco le differenze di cottura e i possibili abbinamenti.
Più che cucinare mi piace usare l'attrezzatura e informarmi sui cibi, per cui ho studiato a lungo i vari tipi di lavorazione degli impasti dolci e salati, con i vari tipi di ingredienti, so tenere una discussione sulle forze della farine i tempi di lievitazione e via dicendo, conosco la differenza tra un brodo e un lesso e sono in gradi di preparare pasti anche per una ventina di persone.
Nella realtà dovendo seguire lavoro casa figli tempo per cucinare ne ho pochissimo e in quel pochissimo cerco di avere una cucina sana, di fare la pizza almeno una volta alla settimana, qualche volta anche di più e un dolce, di non sprecare nulla.
Un altra premessa : sto concupendo questo


E nessuno mi chieda cosa ne devo fare, perchè il desiderio è irrazionale, diciamo che è un bel pezzo d'arredo!
Il motivo per cui sono andata ad una dimostrazione del Bimby è perchè volevo vedere la famosa cucina a vapore: tutte le detentrici del Bimby inneggiano la cucina al vapore.
Conclusioni
A chi serve il Bimby :
1) Alle collezioniste "malate" (alle quali io appartengo)
2) Alle mamme con bambini piccoli e sino all'adolescenza ( appartenevo a questa categoria quando lo comprai )
3) A chi non sa cucinare ma vorrebbe preparare dei buoni piatti.
Punto
Per chi ha dimestichezza in cucina e non ha bambini piccoli non serve :
Chi compra cibi pronti continuerà a comprare cibi pronti, anche con il Bimby in casa :-)
Chi vuole impastare o impasta a mano (per il piacere di impastare)o  si compra un'impastatrice, ci sono le cosiddette "cinesine" che con 100 euro ti fanno impasti molto ma molto migliori del bimby e quantità superiori...
Anche perchè Il Bimby non ti dà soddisfazione :-) mi spiego: metti gli ingredienti, attivi spiga e dopo un paio di minuti è fatto! E il gusto di vedere l'impasto che si forma ? che ingloba l'aria ? Che s'incorda ?
Io che rimango ipnotizzata mentre il gancio dell'impastatrice prende l'acqua la farina e la gira ... la gira....
Mi guardo tutti i filmati su YouTube degli impasti come un vouier
Per cucinare... Io metto dentro gli ingredienti, imposto .... e poi è fatto! Ma ti toglie il gusto .... di girare assaggiare, controllare...
Ti dicono : ci fai il sugo, la besciamella ...la crema pasticcera... e non sai quanto risparmi.....
Io che il bimby lo ho, giuro che il sugo l'avrò fatto 3 o 4 volte e la crema e a besciamella continuerò a farla come l'ho sempre fatta! E sapete perchè ? la faccio solo quando ho voglia di farla per il piacere di farla....
Sono cibi goduriosi da fare.
Questi attrezzi ti tolgono la poesie e il piacere di farle, questo a chi piace cucinare, tanto a chi non piace trova il modo di non cucinare lo stesso :-).
E poi qualcuno mi deve spiegare come si possa risparmiare a parità di tempi cuocendo con l'energia elettrica invece che con il gas :-)


domenica 30 settembre 2012

L'inizio : la battaglia - 9


Sebbene la struttura fisica dei due in condizioni normali non avrebbe mai potuto garantire un combattimento fisico alla pari, ad entrambi era stato insegnato che in questa battaglia le “particolari” forze in campo avrebbero garantito l’equità.
La battaglia poteva iniziare.
Le vesti erano in tessuto di bisso di mare, quel particolare tipo che veniva usato sin dai tempi delle dodici tribù d’Israele, finemente decorate di porpora e oro, rifinite in pelle morbidissima, coprivano giusto il necessario : per l’uomo quasi un gonnellino, per lei in più una sorta di reggiseno.
Sotto dovevano essere nudi, era necessario perché il corpo con le sue emanazioni era una parte importante della battaglia, questa si sarbbe giocata non con la pura forza fisica ma doveva servire a portare a galla gli istinti e le storie intime dei due contendenti.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Le regole dovevano essere rispettate rigorosamente e in palio avrebbe potuto esserci o una migliore comprensione o la morte ….  Il combattimento consisteva in tre round di 11 minuti ciascuno, il primo con i bastoni, il secondo con le spade e il terzo round corpo a corpo.
Mentre Sara in camera sua toglieva la veste dal bauletto di legno che la conteneva, si chiedeva perché fosse obbligatorio indossare prima i guanti che aveva trovato al di sopra del tutto con l’ordine di farne uso prima di prendere l’abito e perché fosse compre una clessidra con i tempi che dovevano intercorrere tra la vestizione e l’inizio della “ battaglia”.
Prese in mano, con i guanti la “veste” rimanendo stupefatta dalla bellezza dei simboli ricamati, di cui avvertiva una influenza quasi ipnotica. Si vestì quasi vergognandosi della propria nudità e delle forme che generosamente s’intravedevano da quei preziosi tagli di stoffa e pelle. Fece partire la clessidra e con passo veloce si avviò alla sua sala giochi. Lui era già lì, e aveva preparato il luogo: alle narici arrivava il familiare profumo dell’incenso, che bruciava ai quattro angoli del salone , perfettamente posizionati ai quattro angoli cardinali. Nel pavimento erano stati disegnati i “simboli sacri” e lui le porgeva il bastone.
Prima che l’ultimo granello di sabbai cadesse nella parte bassa della clessidra, una fuggevole visione di lui la fece tremare:  il suo corpo asciutto era  ricoperto di disegni… lingue di fuoco uscivano da draghi alati …
Nel frattempo la mente inizia a oscurarsi, l’ambiente a cambiare e lei non era più la Sara del mondo civile: tacchi, tubino, riscaldamento, aria condizionata ma un essere primitivo pieno di angoscia per la sopravvivenza . Doveva fuggire, doveva difendersi, aveva un bastone e sapeva che quell'attrezzo era l’unico strumento che l’avrebbe aiutata . Sentiva le sue urla, mentre combatteva contro bestie feroci di ogni genere, ad un tratto dopo essere sopravvissuta all'attacco di un enorme drago volante, saltandogli sopra e sussurrandogli parole di cui non conosceva il significato, si trovò ad avere un nuovo alleato : il drago. Con le sue lingue di fuoco  come spade e con le sue ali per portarla lontano si sentiva al sicuro da qualunque pericolo. Poi tutto svanì…. Il Drago svanì, veniva braccata da uomini assetati di sangue e di carne… corse corse fino allo sfinimento ma fu presa, e le mille ingiurie  fatte dall'inizio dei tempi ai corpi delle femmine le risentì tutte nella sua carne, nella sua intimità…. E mentre il dolore lacerante della carne stuprata si faceva sempre più forte la sua lucidità si risvegliava, quasi come una luce nella notte buia, gli occhi lentamente iniziarono a vedere le ombre le membra tornarono a riprendersi , e lui era lì, sopra di lei, in preda allo stesso animalesco delirio degli uomini che l’avevano inseguita.
In una frazione di secondo, Sara capisce che lo deve fermare, usando la pura forza della comunicazione cellulare, cerca con lo sguardo e con la volontà di entrare nel suo cervello, con una particolare tecnica insegnatale durante il suo lungo percorso, per  aiutarlo a non cedere ai suoi istinti primordiali. I segnali da cellula a cellula da cervello a cervello parvero funzionare e sente il corpo di lui riprendere il controllo.
Un attimo, e il pensiero del veleno che avrebbe potuto ucciderli da la forza per separarsi da quello che avrebbe potuto diventare l’abbraccio della morte.
Lui, si scosta da lei e le si corica al fianco prendendole la mano, ansanti dallo sforzo, lasciano che il respiro torni regolare e che il sangue torni ad irrorare i maniera naturale il corpo….
Ma tutti e due nello stesso momento hanno la stessa intuizione : “ la veste… occorre toglierla al più presto!”

venerdì 14 settembre 2012

La scossa - 8



-episodi precedenti




Sembra capire la situazione, con passo deciso si avvia verso il taxi, paga e si riprende una ventiquattrore,
non un trolley ultimo modello, ma una strausata  Samsonite ,  molto shabby
Nel frattempo scendo dalla macchina, apro il portabagagli, prendo  la roba da conservare  nel freezer e nel frigo, e gliela porgo;
afferro una busta con il pane di paese buono buono e un cestino pieno di cibo già cucinato da mia madre, mi avvio verso il portone del palazzo e
apro con qualche difficoltà il portone, la cui chiave come al solito deve essere usata con “dolcezza”,
mentre lui sorride,  sarà che  ha notato le roselline dipinte nella chiave, passiamo nel cortile interno del palazzo, da cui si accede per entrare nel mio appartamento.
Mi sarebbe piaciuto ci fosse più luce e fosse già arrivata la primavera, avrebbe potuto  vedere le mie rose … ma è un pensiero fuggevole, che cosa potrebbe importargli  delle mie rose?
 Apro il portoncino di casa ed entriamo, accendo la luce e avverto un leggero teporino proveniente dal caminetto” che magicamente scoppietta quasi attendendo ospiti improvvisi,  faccio un gesto per fargli  poggiare tutto sul bancone a destra dell’entrata , che separa la zona relax dalla zona cucina e lo invito a togliersi le scarpe,
perché  a casa niente scarpe, magari qualche buco nel calzino  Prendo la roba più urgente e la sistemo nel  congelatore, mentre lui gira attorno al bancone e si avvicina nella mia zona.
Ho una distanza di sicurezza, con le persone di almeno un metro, quando qualcuno ne varca la soglia  m’infastidisce, mi toglie un po’ il respiro, sento il suo respiro, mi giro e …. Prendo una tovaglia dal cassetto e gliela metto fra le mani: “ apparecchi?” .
 Ride. Lo guardo,                                                                                         
Mi guardo :
Senza scarpe ma con ancora il giaccone, stessa cosa io..
Cerco di rilassarmi e rido,  mi riprendo la tovaglia e lo accompagno nella stanza degli ospiti dove può rinfrescarsi e poggiare la sua roba.           
 Avendo la famiglia lontana ho una zona dedicata alle persone che vengono a trovarmi, in maniera che possano mantenere  un po’ d’indipendenza: un’ampia camera da letto matrimoniale con un divano e un bagno personale.                                            
Mette la valigia su uno sgabello e si toglie il giaccone, sotto indossa una maglietta leggera di cotone nero che mette in evidenza un fisico molto più asciutto  dell’ultima volta che ci siamo visti, ho quasi un brivido …  la situazione mi mette un po’ a disagio.
Prima che il groppone alla gola mi assalga parlo :” vuoi vedere il resto della casa?” , parlo ma evidentemente non so cosa dico, parlo perché mi sembra che la vibrazione della voce riempia il vuoto tra me e  lui  aumentando la distanza; Antonio accenna di si, ma a quel punto sono indecisa  e mi prenderei a calci da sola, perché forse era meglio il silenzio : Se gli faccio vedere per prima la mia stanza magari pensa che è un invito ma l’altra stanza … è ancora più insidiosa … devo prendere una decisione veloce : apro la porta della mia stanza da letto , completamente diversa dal resto della casa che segue la mia passione per lo shabby  e le roselline, qui regna lo zen assoluto :pavimento di legno scuro, un letto centrale poverissimo stile tatami e una vasca in pietra, seguo il suo sguardo mentre osserva l’ambiente e rivolgendosi verso me  :” c’era da aspettarselo ….”.
Socchiudo velocemente la porta impedendogli di fare altre osservazioni o ancora peggio di entrare  e lo dirigo  verso la porta   alla fine del corridoio,  apro e ci troviamo in quella che io chiamo sala giochi! Il pavimento di legno la fa assomigliare ad una palestra, a destra una porta scorrevole stile giapponese con pannelli in i carta di riso, nasconde alla vista la mia attrezzatura varia : dalla macchina da cucire al trapano, alla sinistra un’altra nasconde la libreria e in fondo la collezione di spade  bastoni e …. Altri strumenti!
Mi giro e …. Sento il suo sguardo che cerca il mio, mentre si avvicina azzerando qualsiasi distanza tra noi, ma..
Ma mentre le nostre labbra e i nostri corpi stanno per toccarsi, una scossa quasi elettrica ci allontana facendoci perdere l’equilibrio e portandoci  tutti e due a terra e in ginocchio.
Mi sento chiedere .” hai la “veste”?”.
Già dal nostro primo incontro, l’avevo tolta dal nascondiglio e messa in un luogo di facile accesso per me, anche se ero stata avvisata che la probabilità che potessi averne bisogno sarebbe stata bassissima, i nostri precedenti incontri mi avevano in qualche modo allertata, rispondo “Si”
E lui :” allora è venuto per noi due il momento di usarla!”
Questo significava che entrambi avevamo frequentato la stessa scuola, anche se io essendo femmina quella della mano destra , lui essendo maschio quella della mano sinistra, significava anche che avevamo alle spalle quattordici anni di purificazione,senza rapporti sessuali  ,che praticavamo ambedue il giornaliero allenamento nell’arte della Guerra d’Amore, che seguivamo le stesse regole dell’Ordine Segreto a cui evidentemente appartenevamo.
Tale Ordine manteneva una severa divisione fra sessi, in maniera tale che se al di fuori dell’Ordine due persone di sesso diverso si sarebbero incontrate, cosa alquanto difficile, visto il numero ristretto degli adepti in tutto il mondo, si sarebbero dovuti riconoscere per alcuni segnali, tra cui la forte scossa.

martedì 4 settembre 2012

innamorata



Sto attraversando un periodo particolare, a volta ho l'impressione che il passato venga a galla per aiutarmi a capire.
Da qualche parte ho già scritto che la lettura riesce a portarmi in uno stato alterato di coscienza.
Quest'anno per una serie di eventi non sono riuscita a dedicarmi alla lettura come gli altri anni, quando  l'estate era Estate se riuscivo a "ingurgitare" almeno un libro alla settimana.
Però
però oggi ho finito un libro che....
E' stato scritto per me.
Ci sono io in quel libro, c'è la parte più importante di me stessa
Ci sono risposte
Ci sono interrogativi.
E come al solito il libro mi è arrivato senza che io lo cercassi, solo perchè lo leggessi,
ma leggerlo è stato un'esperienza insolita
come se fosse stato mandato da qualcuno che volesse dirmi qualcosa e avesse solo quello strumento per farsi sentire.
Quale sia il libro e l'autore non ha importanza, perchè ho imparato che ognuno di noi vede sente ascolta solo ciò che vuole vedere sentire e ascoltare..
E forse perchè ho "sentito" il Drago..

mercoledì 22 agosto 2012

Le emozioni




Sono una persona emotiva, nel senso che tutto ciò che mi accade non mi lascia indifferente, qualsiasi cosa, persona o evento crea in me delle modificazioni.
E' da tempo che sono interessata ad un uso costruttivo di questa mia caratteristica, vorrei che questa 
mi aiutasse ad aumentare la consapevolezza.
In alcuni testi "esoterici" e un "maestro" in particolare, anzi forse il primo scritto veramente "esoterico" che lessi, vi era scritto che la via della "conoscenza" passa proprio per le emozioni,
mi sembra poi di aver capito, che il genere si femminile  è molto più incline all'emotività dei maschi, e che forse per questo possiamo aiutarli ad entrare in comunicazione con la parte nascosta di se stessi, forse...
Sto scrivendo sulle emozioni, della mia idea di emozioni.
A volte ho come la sensazione di essere costituita da due corpi diversi : uno fisico con tutte le sue necessità legate alla materia, con regole da seguire e impegni da assolvere, corpo legato alla ragione e al pensiero razionale e un altro pulsante , formato di materia invisibile ma pieno di energia
colorata e pulsante senza regole ma reattivo al mondo legato alla materia.
Ho sempre avvertito questo mondo che voglio chiamare delle emozioni e in qualche modo gli ho sempre dato retta, nei momenti di crisi delle scelte importanti ho sempre deciso con quella parte di me,
Quando qualcuno mi chiedeva un consiglio, chiedevo " ma in fondo in fondo cosa ti dice il tuo cuore (allora per chiamavo quell'altra mia parte così )" e quando vedevo l'interrogazione nello sguardo dell'altra parte mi era difficile pensare che gli altri non sentissero quei suggerimenti.
Questo è un periodo, grazie al lavoro di ricerca "spirituale" mirante all' auto-consapevolezza  che riesco a capire molti meglio i messaggi dell'altra parte di me stessa.
Uno degli aspetti di recente comprensione, riguarda la comunicazione fra individui :
Sono dotata da sempre di intuito , questo a volte è servito nel lavoro e mi ha permesso di individuare la buona o cattiva fede nella elaborazione di contratti per terzi, ma negli ultimi anni mi è capitato di notare che il solo intuito non basta a spiegare alcune situazioni.
Credo che il contatto anche solo dei campi generati dal corpo immateriale crei una comunicazione attiva inconsapevole, che le informazioni personali a vari livelli passino da una persona all'altra, il trasferimento dei dati, lo chiamo così ,a mio avviso è molto più vasto quanto maggiore è il coinvolgimento emotivo delle persone interessate e tanto maggiore è il contatto fisico.
Questo spiegherebbe il motivo per cui con il contatto fisico le persone con cariche emotive molto forti rimangano attaccate in maniera morbosa ad altre che invece hanno cariche emotive ( non si coinvolgono emotivamente) molto deboli.
Questo con tutti i tipi di rapporti : da quelli genitori figli, a quelli uomo donna a quelli tra amici o semplici conoscenti.
Credo che si verifichino in certe circostanze una sorta di osmosi che  penalizza colui che è in qualche modo più debole e questa debolezza non credo sia disgiunta dallo stato fisico e probabilmente biologico della persona : come si diceva un tempo :"mens sana in corpore sano"
Per la mia esperienza , quando due individui entrano in contatto e poi uno chiude per qualche motivo il collegamento emotivo , le "informazioni" tornano indietro all'individuo " attivo" creando un forte disagio , un dolore fisico vero e proprio.
Ultimamente mi sono capitati due episodi che mi hanno aperto gli occhi su questo mondo :
Qualche anno fa ho avuto un contatto sporadico con un uomo per via della scuola dei miei figli, niente di personale ma pare che io abbia detto qualcosa che ha aperto un canale di "fiducia" non so come definirlo tra me e lui, pur restando nell'ambito del rapporto formale, nei rari incontri c'è stato spontaneo salutarsi con una stretta di mano calorosa e uno sfioramento delle guance, il tutto senza nulla che potesse sfiorare il piacere "erotico" tra uomo e donna, mi è sembrato che si fosse attivato un campo di frequenza tra noi (anche se adesso ne comprendo meglio le dinamiche) . E' passato del tempo e un giorno, per una fortuita circostanza mi ha rivelato un evento drammatico della sua vita ( la perdita del figlio senza il ritrovamento del corpo), mentre mi parlava dentro di me era come se io in qualche modo sapessi già tutto..... Una sensazione stranissima. Questa circostanza l'ho messa a confronto con un'altra : coinvolgimento emotivo molto forte per via di circostanze contingenti con una persona, ed una comunicazione sia verbale che "emotiva" con vicinanza "fisica" prolungata con la stessa. Improvvisa interruzione del canale di comunicazione e ritorno indietro della mia energia comunicativa. In quel momento sono riuscita a vedere il meccanismo, mi è apparso chiaro.
Sempre per la mia esperienza, ed è solo di quella che scrivo, con coinvolgimenti emotivi forti si verifica anche una sorta di comunicazione a distanza come se per i corpi "emotivi" la dimensione "spazio-temporale" sia inesistenti.
Da piccola sono stata "ferita" nel mondo emotivo in maniera molto forte questo "dolore" non l'ho mai rifiutato ma mi ha consentito di attivare la corazza quando è necessario e riconoscere il dolore e le ferite, quelle vere negli altri.
Fiore







domenica 19 agosto 2012

croissant surgelati nel microonde :-)

Questo post croissant surgelati cotti nel forno a microonde
è in assoluto quello che mi ha dato più soddisfazione di tutti i post che ho pubblicato!
Sono orgogliosissima delle visite che ricevo e anche dei commenti (pochi) per chi ha voglia di ringraziare per il risultato, sono contentissima per aver contribuito alla riuscita dell'operazione cornetto la mattina appena sfornato in pochi minuti..
E ovviamente ringrazio mia figlia che lo ha cotto per prima nel micro senza sapere che non si poteva fare.
Fiore

giovedì 9 agosto 2012

Sara e Antonio, rivedersi .7







Adesso, di ascoltare la radio non ho voglia, anche se sono in macchina e se devo fare almeno altri cento chilometri, voglio lasciare andare i miei pensieri e riflettere.
Sono due settimane che non ci vediamo, dopo la famosa serata che ha lasciato in me delle sensazioni ancora troppo forti per poterle decodificare, mi sono sentita sollevata quando mi ha comunicato che partiva, ma adesso.... mi piacerebbe almeno sentirlo....
Che tra noi ci sia qualcosa di diverso e molto forte è chiaro a tutti e due, ma cosa sia io non lo so, e non so neanche come comportarmi....
Lo sciabordio dell'acqua interrompe i miei pensieri, attivo il bluetooth e do uno sguardo al  cellulare, riconoscendo il numero:
"pronto, ciao...." rispondo
Lui: Ciao cara, come stai?"
- bene...- è come se un gigante mi tenesse la gola chiusa con mani d'acciaio.
Lui-" In questo momento sono a Roma, in procinto di  prendere l'aereo per Cagliari...... potremmo cenare insieme stasera?"
Roma... Cagliari.... cena....le informazioni, grazie all'emozione si confondono nella  testa e non riesco a rispondere, mi salva un buco di campo e il cellulare non da segnali.
Richiamo ma è occupato... aspetto e di nuovo l'acqua della  suoneria:
" Ok per stasera, dove ci vediamo?"
Lui: " Giovanni non è a Cagliari perchè ho preso la decisione di tornare senza avvisarlo, quindi prenderò un taxi, dovresti decidere tu dove andare e prenotare , e vengo a prenderti sotto casa tua verso le 20 e 30"
Sento la  voce uscire come se non fosse la mia. " va bene, a stasera..."
E la conversazione si chiude, e rimango sola in balia di emozioni e sensazioni così forti che decido di fermarmi in una piazzola di sosta,
scendo dalla macchina e faccio dei bei respiri cercando di rilassarmi e pensare..... a come organizzare la serata: non siamo mai veramente usciti a cena insieme, vorrei farmi carina e indossare qualcosa di strepitoso, mi guardo nello specchietto retrovisore e vedo lo stato della  faccia e della mia chioma: una ciofecca! Sono le 18 e 30, arriverò a casa alle 19 e 30, devo anche scaricare la macchina che mia madre  ha riempita di roba da mangiare per un reggimento e la devo distribuire fra il freezer e il frigorifero, possibilità di  farmi la piega pari a zero!
E poi..... il lunedì la maggior parte dei ristoranti è chiusa, per lo meno quelli dove potremmo andare....
Un'idea mi si affaccia alla mente con prepotenza: lo invito a casa!
In un'ora, riesco a rinfrescarmi e a non apparire distrutta e iniziare a preparare qualcosina... grazie anche alle provviste dei miei.... certo e un passo molto avanti nei nostri rapporti, lo introduco nella mia casa che sento sacra e dividerei con lui parte del mio cibo..... no! E' troppo!
Inizio a fare qualche telefonata per i ristoranti e alla mia cara amica per farmi consigliare, ma niente di fatto! E' lunedì!
Grazie ad un incidente arrivo a casa alle 20 e 15, e non voglio dire tutti gli strali che ho mandato.....
e davanti a casa cosa vedo? Vedo lui che scende dal taxi!
Io in ritardo e lui in anticipo!
Non mi ha vista, lo chiamo al cellulare: " Antonio, sono a due passi da te se ti giri mi vedi...."
Si gira, mi vede e si avvicina con sguardo interrogativo... e mentre lo guardo una macchina esce dal parcheggio proprio davanti al portone, ovviamente occupo immediatamente il parcheggio.
Lui mi guarda e  dice : prima di andare a cena dovrei passare a casa a cambiarmi, l'aereo era in ritardo e avevo pensato di venire a prenderti prima....
Io : "lascia perdere la cena fuori, sei invitato da me, se ti accontenti e ti porto a casa io dopo... manda via il taxi
-episodi precedenti
Senza mutande 1
senza mutande 2
senza mutande 3
la panchina, questa volta le mutande le ho 4
Sara e Antonio (le mutande ci sono anche questa volta) 5
Sara e Antonio, le confessioni 6

giovedì 26 luglio 2012

Viaggio alla ricerca del Drago



Partirò,
due famiglie partiremo.
Il viaggio è stato deciso anche in base alle disponibilità economiche e la scelta è caduta sulla Polonia, in particolare su Cracovia e Varsavia, di cui non sapevo proprio nulla.
Alla fine ho scoperto che sarà un viaggio alla ricerca delle mie origini.
Non so per quale motivo credo di avere sangue di Drago nelle vene....
e si dice che esso getti ombre sull'umanità...
ma mi sta inseguendo da troppo tempo
e so che questa volta mi troverò faccia a faccia con lui.

sabato 7 luglio 2012

Sola





Coi miei pensieri mi sento sola.
Con le mie visioni mi sento sola.
Con i miei dubbi mi sento sola.
E' ovvio che il nostro modo di vivere ci ha  portato all'attuale stato di crisi: l'aumento della popolazione  e il tipo di sfruttamento delle risorse da noi perpetrato, non è di fatto sostenibile, come non sarebbe sostenibile un accesso al nostro tenore di vita da parte delle popolazioni "povere" del pianeta.
Questa è la crisi vera del pianeta, nel momento in cui le informazioni viaggiano veloci e tutti sanno tutto di tutti, non è più possibile pensare che i poveri vogliano restare poveri, ma il tipo di "ricchezza" che noi possediamo, il tenore di vita di noi occidentali purtroppo non può essere messo a disposizione di tutti, perchè questo farebbe collassare il pianeta.
Leggo molto sui cospirazionisti , e credo che in quello che stiamo vivendo ci sia un disegno generale.
Però, non so se il disegno che si sta attuando sia bene o male.
Mi spiego: la crisi economica finanziaria, metrologica e forse anche tellurica ho come l'impressione che sia indotta artificialmente, come credo che le giovani generazioni siano in qualche modo lobotomizzate.
Di informazioni sulla crisi finanziaria, sui cambiamenti climatici artificiali e sui terremoti creati ad arte è pieno il web, come anche sulle scie chimiche che potrebbero essere responsabili sia del clima che di avvelenamenti.
Sulla "lobotomizzazione " dei giovani c'è un pò meno, ma se ci si riflette un attimo qualche dubbio viene.
Si discute, per via dei farmaci, sulla "iperattività" e/o disturbo dell'attenzione dei ragazzini, come dei disturbi dell'apprendimento, negandone l'esistenza o affermandola  a seconda della categoria e degli interessi che si vogliono tutelare, ma chi ha a che fare con i bambini e i ragazzini in genere, che qualcosa sulla loro capacità di essere attenti, e non parlo solo dei casi più gravi, esiste. Non ho una grande stima  del corpo insegnanti della scuola italiana, ma credo che la loro maggiore lamentela sulla scarsa attenzione dei ragazzi, sia qualcosa che andrebbe preso seriamente. Anche io personalmente, e molte persone con cui mi sono confidata, ho dei cali di attenzione dei gap neuronali come li chiamo che mi lasciano perplessa.
Se come penso questa "mancanza di attenzione" è generalizzata e indotta artificialmente, questo potrebbe spiegare la mancanza di reazioni logiche coordinate e sopratutto l'accettazione incondizionata a tutto ciò che ci viene propinato.
La crisi Italiana, quella Greca e anche quella Spagnola devono essere guardate in maniera diversa perchè questi sono paesi che dal punto di vista geografico occupano posizioni chiave.
Siamo semplicemente delle pedine, la crisi finanziaria per chi capisce come il denaro viene "creato" e "distribuito" è una buffala, ma sembra che le persone la capiscano di più della crisi delle risorse.
La nostra crisi politica è ridicola, mi resterà sempre il dubbio se il B  un burattino creato ad arte, sia stato consapevole o inconsapevole del ruolo svolto, quello di farci accettare a volte anche osannare  l'attuale beccamorto.
E' così evidente il suo lavoro di distruzione terminale, perchè la distruzione è iniziata con il disegno dell'Europa Unita,  il beccamorto sta distruggendo  le nostre risorse, e ricordiamoci che le risorse italiane non sono come quelle Francesi tedesche e dell'Europa del Nord essenzialmente legate al territorio, le risorse Italiche stanno negli Italiani, sono risorse essenzialmente umane.
Ogni passo, sempre più verso il baratro, noi lo vediamo, lo sentiamo, lo viviamo sulla nostra pelle eppure speriamo che non sia così, io ho smesso di sperare,a dire il vero, ho alle spalle studi e letture che la realtà me la fanno vedere chiara, ma capisco quelli che ancora sperano.
Questa è la situazione, solo che è inserita in un disegno più ampio.
In questo disegno, grazie alle guerre alla crisi agli eventi catastrofici avremo sicuramente una riduzione della popolazione, e, una popolazione forse con una minore consapevolezza dei propri diritti.
O forse il nostro sacrificio consentirà alla terra di tornare a respirare....
forse.

martedì 3 luglio 2012

Sara e Antonio, le confessioni






Il suo sguardo pare accarezzarmi il viso, poi insieme abbassiamo lo sguardo e prendiamo la tazza del te,
 ha raggiunto la  giusta temperatura, entrambi lo assaporiamo senza zucchero o altro, così puro.
Antonio poggia la sua tazza nel piattino e prende un telecomando che attiva in sordina la musica....
La musica diffonde una melodia e parole a me conosciute....
E' rilassante e piano piano mentre bevo il mio te le ripeto :"Wah Yanti Kar Yanti" ...lui alza lo sguardo, gli occhi si sono fatti ancora più scuri li fissa con intensità sui miei e continua :"Jug Dut Pati Adak It Waha " e insieme :"
Brahma Deh Trescha Guru .....". Anche il mio sguardo si fissa sui suoi occhi e l'ambiente circostante inizia a svanire dolcemente... Continuiamo a recitare il mantra insieme sulla stessa modulazione, mentro il mio sguardo resta fisso sui suoi occhi, i contorni del suo viso iniziano a modificarsi, assume diverse sembianze, di vecchi di giovane... di donna, di essere straniero in questa terra...
Poi piano piano immagini e sensazioni sempre più intense.
Sento l'umidità del luogo, la fitta vegetazione, il mio respiro che diventa ansante ... il dolore della caduta e la paura, sono sola e ho paura , mi fa male una caviglia, sono mezzo nuda sporca, qualsiasi animale potrebbe fare di me il suo pasto, c'è buio...
Sento dall'alto una voce che chiama il mio nome: " Aby... Aby... "
Lo riconosco e lui, l'altro giovane che doveva essere sacrificato con me sull'altare della lussuria del capo della nostra tribù.
Noi giovani adolescenti, allevati per il sacrificio.
 Una volta all'anno durante il solstizio d’estate, due giovani adolescenti maschio e femmina vengono dati in dono al capo villaggio che sull'altare della fertilità, sacrifica la loro verginità, potendo poi per una intero anno abusare di loro a suo piacimento.
La generosità del Capo Villaggio è tale che nessuno arriva vivo, per volontà propria o del carnefice a fine anno, e quest'anno noi siamo particolarmente fortunati, i nostri predecessori si sono tolti la vita dopo solo due mesi, e lui il mostro è particolarmente desideroso di avere altra carne da macello.
Io ho deciso di scappare, da sola perchè non possiamo comunicare con altre persone del villaggio, noi le vergini, potremmo diventare impure, per poter essere poi "insozzate" a dovere dopo....
Ho deciso di scappare perchè preferisco morire prima, non ho paura della morte, ma di essere toccata da lui si, Si ho paura di quel contatto che suppongo possa annerirmi l'anima.
Ma non devo essere la sola, ad aver pensato di scappare...
Tutto questo agita il mio cuore come se lo stessi rivivendo in quello sguardo,
ma sento il mio nome e una mano che mi tira su...
vedo il polso "quel polso" e sento di essere libera.....
Le immagini spariscono e rivedo lui, Antonio, che mi guarda con lo stesso sguardo smarrito del ragazzo che mi  ha salvato.

puntate precedenti
senza mutande 1
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senza mutande 2
http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2199823055937346840#editor/target=post;postID=5615820254899715156   
senza mutande 3
            http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2199823055937346840#editor/target=post;postID=5853505196340475967          
La panchina, questa volta le mutande le ho 
                http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2199823055937346840#editor/target=post;postID=7219748126315342146        
Sara e Antonio (le mutande ci sono anche questa volta)
http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2199823055937346840#editor/target=post;postID=4165038435046711380

lunedì 2 luglio 2012

sesso senza anima.....

Nel blog di Carla, che conosco personalmente, avendo fatto con lei un pezzettino di percorso sulla creatività, ho trovato questo scritto particolarmente incisivo e non volendo perderlo ho deciso di ripubblicarlo da me così da condividerlo e ritrovarlo per più riletture:
da: http://carlasalemusio.blog.tiscali.it/2012/07/01/carne-o-anima-amore-o-sesso/?doing_wp_cron

 Carne o anima? Amore o sesso ?

Queste domande non dovrebbero esistere.

La carne e l’anima formano un binomio inscindibile.

(Almeno finché si è vivi)

Invece, in questa nostra civiltà malata, abbiamo carni che hanno un’anima e carni che a noi sembrano esistere solo per essere mangiate.

La carne nella nostra cultura è ritenuta antitetica all’anima e associata al peccato o al macello.

La consideriamo causa di scandali, vizi e perversioni.

Oppure la pesiamo al chilo, come se fosse una merce qualunque e non la vita di un essere vivente.

Consideriamo la carne e il corpo opposti all’anima e alla spiritualità.

Da una parte abbiamo la fisicità, con impulsi, istinti e bisogni, e dall’altra l’anima, la purezza, la sensibilità, la capacità di amare.

Separare la carne dall’anima, autorizza il predominio, giustifica l’uso di tante specie animali per il piacere e il divertimento della nostra razza e, purtroppo, porta con sé conseguenze abominevoli.

Infatti, dove non c’è l’anima lo sfruttamento diventa lecito!

E’ con questi presupposti che la cultura maschilista ha oppresso e violentato le donne per secoli.

E, sempre in questo modo, la pedofilia argomenta la propria perversione.

Se la carne è priva di anima, può essere considerata semplicemente un oggetto.

E come tale sarà trattata.

Considerare delle creature viventi alla stregua di cose, legittima violenza e abusi.

Siamo convinti che ci siano carni prive di anima.

Ma la carne priva di anima segnala un’esistenza di serie B.

Appartiene a esseri con poco valore.

Esseri che sono stati creati per il piacere di altri esseri.

Esseri… nati per servire.

Esseri senz’anima, appunto.

Nella nostra cultura, gli animali sono giudicati: carnesenz’anima. E perciò al servizio della specie umana.

Anche le donne, spesso, subiscono la stessa sorte e diventano carne senz’anima al servizio del sesso maschile.

I bambini sono carne senz’anima quando vengono usati come strumenti di piacere nelle mani degli adulti.

Animali, donne, bambini.

Creature sottoposte al predominio e allo sfruttamento di altre creature!

L’abominio, contenuto nella separazione arbitraria della carne dall’anima, priva la razza umana della sua dignità e ci rende inermi e sgomenti davanti alla morte.

Infatti, la morte inflitta con noncuranza e crudeltà si trasforma facilmente in un enigma senza senso.

Legittimando il massacro di tanti esseri, occultiamo il significato della vita (e della morte) dietro una maschera di insensibilità.

La violenza è la malattia di questa civiltà.

Si annida dappertutto e, come un virus, contagia il nostro cuore, rendendolo cieco e sordo davanti ai soprusi cui assistiamo ogni giorno e dei quali siamo complici, spesso senza nemmeno rendercene conto.

Compriamo e mangiamo la vita di altri esseri viventi, con assoluta indifferenza.

Poi, con la stessa indifferenza, riteniamo la carne uno strumento di piacere.

E separiamo il sesso dai sentimenti.

Ci arroghiamo il diritto di poter scegliere se fare sesso ofare l’amore.

Ma l’amore e il sesso, come la carne e l’anima, non possono essere disgiunti.

Il sesso è un’estensione dell’amore, è la condivisione della propria intimità anche fisica.

Invece, nella nostra società, il sesso è usato spesso per far violenza e dell’intimità si è perso completamente il significato e il valore.

Ostentiamo le nostre nudità ma occultiamo l’anima, vergognandoci di possedere anche una sensibilità oltre al corpo. 

Ci vantiamo di innumerevoli conquiste sessuali, di avventure vissute con poca o nessuna reciprocità, di rapporti fatti principalmente di carne e privi di anima.

Collezioniamo esperienze erotiche, come trofei in un album delle figurine.

E le archiviamo orgogliosi, senza fermarci a condividere, insieme al corpo, anche la nostra interiorità.

La nudità non è la carne spogliata dei vestiti, ma l’anima senza censure e senza veli.

Condividere l’anima, permette di condividere il corpo e rende l’unione sessuale un momento di estasi e di sacralità.

La carne e l’anima non sono separabili.

Appartengono inscindibilmente alla vita.

Negarne l’unità abilita il massacro e lacera il cuore, lasciandoci confusi e soli a ricercare il senso della nostra presunta umanità.

La carne e l’anima appartengono a una stessa identica realtà.

Qualcosa che chiamiamo: vita.

Qualcosa che esiste, indivisibile, nella perfetta unicità di ognuno.

Maschio o femmina, adulto o bambino, uomo o animale.