Qualche tempo fa salutando uno di loro, perchè un sorriso è giusto e doveroso per ogni essere umano, mi sono resa conto, da qualcosa nello sguardo e nell'atteggiamento che non era lì per chiedere le solite monetine.
Il giorno dopo, passando sempre per quella strada, sempre lo stesso ragazzo, mi sorride con fare "amicante" e mi fa un complimento, la cosa più che farmi piacere mi crea non poco fastidio.
Ferma, in fila per pagare il conto, osservo la vita fuori del supermercato
Il ragazzo è li
Sarà alto circa 1,70 cm, carnagione scura come il carbone;
sembrerebbe avere vent'anni, ma ad un'osservazione più accurata potrebbe avere anche 28/30 anni.
A volte assume espressioni di una durezza che , anche dietro il vetro mi spaventa.
Alterna sorrisi ai passanti, con espressioni dure, appena la persona si avvia.
Ha lineamenti abbastanza fini, solo la dentatura bianchissima è un po' troppo sporgente.
I capelli sono tagliati corti, come tutti i ragazzi giovani, quasi rasati ai lati, una righina ad un lato e poi leggermente più lunghetti sul capo.
ha mani strane, lunghe, con un monte di venere sviluppatissimo, il che conferma il disagio da me provato nei suoi confronti.
Il fisico è messo in evidenza da una camicia blu chiaro attillata, aperta qualche bottone di troppo,
che viene sistematicamente allisciata ad ogni passaggio di clienti del supermercato.
Sorride alle signore e ai signori di una certa età e chiede monetine alle signore troppo anziane per qualsiasi desiderio.
Esce una signora, più giovane di me, sui 45, con pacchi e pacchetti, lui le sorride seducente e le prende le buste accompagnandola alla macchina.
lei sale chiude lo sportello, lasciando il finestrino aperto,
lui si appoggia allo sportello e si vede che parlano di qualcosa.
Lei gli fa un cenno e lui sale in macchina.
Si allontano insieme.